contro- intestazione

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S.Antioco, microcosmos

Chi da bambino non si è mai procurato una bella ustione sull collo e sulle spalle, trascorrendo qualche ora ad indagare, testa bassa, il micromondo che popola le spaccature di roccia delle nostre scogliere mediterranee?

Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob Nikon Ais 16/2.8 Fisheye housing MDX D800+240 Dome Port.

Certamente non io perché, da che ricordi, non c'è stata estate nella mia gioventù in cui mia madre non abbia dovuto ricoprirmi la pelle, rossa come un peperone, di fresca Vitamin Dermina. Oggi che son grandicello le cose son cambiate di poco. Oggi la vera differenza è che non mi ustiono più come allora (sostanzialmente ho meno tempo, quindi rischio meno) e mia moglie non ci pensa proprio, nel caso, a ricorrere a certe delicatezze. E come darle torto, del resto sarò ben conscio delle conseguenze delle azioni che compio. O no? Bah, a guardare la mole di attrezzi che ho trasportato sulla scogliera di Cala Sapone, qui a S. Antioco, direi che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. In effetti tutto quel materiale, pinne muta, maschera, fotocamere, flash e varia e altra quantità di accessori, a guardarlo così sembra l'accumulo di un trasloco. Eppure mi serve, mi serve ogni cavetto, ogni vite di serraggio, ogni tappo, ogni vetro per poter indagare, guardare bene negli occhi, quel micro mondo di esserini viventi che affolla le pozze di marea di questo bellissimo scoglio sardo.

In un anfratto, sotto una nuvola di Salpe, salta fuori una Lepre di mare [Aplysia depilans]. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 housing MDX D300+240 Dome Port+ ER40, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.
Lepre di mare [Aplysia depilans], nudibranco di casa nostra. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob Nikon AF-s 17-35/2.8 housing MDX D800+240 Dome Port+ER20+ER40, double strobe Sea&Sea YS250 TLC 11" arms.
Dettaglio di un occhio di Lepre di mare [Aplysia depilans]. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.

Il mar Mediterraneo non ci regala le spettacolari variazioni di marea degli Oceani, inoltre è un mare chiuso che non è sottoposto a correnti potenti e non è interessato a rimescolamenti con i freddi riflussi di acque polari. Questo lo rende meno pescoso e meno ricco di vita bentonica, ma ciò nonostante le sue rive sono popolate da una vastissima varietà di piccole creature che, oltre a fare la felicità dei ragazzini vacanzieri, sono estremamente intriganti da indagare con l'occhio di vetro della fotocamera. Qui a Cala Sapone, in Giugno, una debole fonte d'acqua dolce, percolando tra i sassi di lava, scivola in mare proprio a ridosso delle rocce più meridionali. Questo apporto di nutrienti e di acqua non salata ha creato un paio di pozze salmastre in cui alcune specie di alghe lamellari (lattuga di mare) proliferano. Questa anomalia è l'ingrediente speciale per un acquario naturale altrettanto speciale. Ho contato otto lepri di mare in poco più di due metri quadrati di pozza. La lepre di Mare è forse il nudibranco più grande che popola il Mediterraneo. Ebbene, tante così, tutte insieme, non mi era mai capitato di vederne. Questi bei lumaconi dalla pelle del color del cuoio, si nutrono di alghe e la lattuga di mare si vede che è molto gradita, perché nonostante mi avvicinassi (fino alla minima distanza di messa a fuoco) questi gasteropodi non hanno dato alcun segno di interrompere la brucata. Ovviamente oltre alle appariscenti lepri di mare, le scogliere di S.Antioco ospitano tutta la varietà di piccola e coloratissima vita che ci si può attendere di incontrare sulle nostre scogliere. Dai piccoli gamberetti trasparenti, ai granchi di ogni dimensione. Certo, qui siamo a Lilliput in confronto ai granchi giganti della British Columbia o ai poderosi e velocissimi granchi verdi delle scogliere del Costa Rica pacifico, ma (come dire) anche piccolo è bello. 

Crostacei. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 hold TLC 8" arms.
Attinie. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 hold TLC 8" arms.

Le acque basse di scogliera di S.Antioco sono ricoperte di anemoni e attinie in quantità veramente notevole. I piccoli, flessuosi, tentacoli degli anemoni sventolano nella corrente come capelli al vento. Difficile realizzare che si tratta di animali e non di piante. Però la mia attenzione è caduta maggiormente sui pesci, a cominciare dalle piccole "Bavose". Questi simpatici pesciolini colorati appartengono alla famiglia dei Blennidi. A osservarli con calma capisco perché per molti fotosub questi esserini sono diventati una vera ossessione. Coloratissimi, dalle forme bizzarre, i Blennidi sono padroni a casa loro e lo fanno capire bene a chi li osserva. Impettiti, con i loro occhietti furbi, osservano il mastodontico intruso subacqueo senza  mostrare alcun timore. Li posso avvicinare fino al limite di fuoco dell'obiettivo di turno, l'unico limite sono gli spazi ristretti tra le rocce che spesso mi impediscono di piazzare i flash nel modo migliore. E' anche un gioco di attenta ricerca perchè i Blennidi sono maestri di mimetismo e alle volte solamente il loro movimento li rende individuabili. Oppure sono loro stessi a farsi vedere, il che è quantomeno bizzarro.

Bavosa gattorugine [Parablennius gattorugine]. Torre Cannai, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 housing MDX D300+240 Dome Port+ ER40.
Bavosa Sfinge [Aidablennius sphynx]. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.
Blennide. Mangiabarche, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.
Perciforme. Mangiabarche, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms

E poi ci sono tutti i pesci (pesci con le squame perché i blennidi ne sono privi) che ci possono venire in mente, certo magari in versione baby perchè le acque basse sono delle nursery naturali per saraghi, occhiate, ricciole e lecce. Scorfani e ghiozzi, nonostante l'apparente espressione bonaria, sono dei feroci cacciatori d'agguato. Tra i tanti pesci di queste rocce, qui in una spanna d'acqua, c'è il piccolo Peperoncino Rosso. Pur comportandosi alla stregua dei blennidi questo pesciolino appartiene alla famiglia ricca e numerosa dei perciformi (persico e spigola ne fanno parte). Il suo colore rosso vivo ,arricchito da minuscoli occhielli di un feroce blu intenso, ne fanno un soggetto veramente interessante. L'ho incontrato due volte qui a S.Antioco, entrambe le volte poco prima di uscire dall'acqua.

Perciforme: se non mi muovo non mi vedi. Mangiabarche, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms
Avannotto di Sarago maggiore. Mangiabarche, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.
Un bel Ghiozzo paganello [Gobius paganellus]. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.
Pesciolino Peperoncino rosso [Trypterigion tripteronotum]. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8, Housing Sea&Sea MDX-D800+ER40+ER20+Dome 240,
double strobe Sea&Sea YS250 TLC 11" arms.
Peperoncino rosso [Trypterigion tripteronotum]. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 hold TLC 8" arms

Sulle tarde ore del pomeriggio, le pozze di scoglio si preparano per la notte. Con il buio entrano in scena molti predatori come il Polpo che qui sa che può trovare i crostacei di cui va ghiotto. Ed eccone uno, un giovanotto delle dimensioni di una mano, appostato proprio sotto alla roccia che ho usato per calarmi nell'acqua del fiordo di Cala Sapone. E' piccolo e lo intimorisco, ma si vede che è veramente curioso perché non si scompone più di tanto e dal suo piccolo anfratto non si muove. Non si allontana da lì neppure quando me ne vado per prendere un'altra fotocamera perché, pochi minuti dopo, al mio ritorno, lo ritrovo nella stessa posizione guardinga, ma curiosa.

Polpo [Octopus vulgaris] un po' intimorito. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8, Housing Sea&Sea MDX-D800+ER40+ER20+Dome 240,
double strobe Sea&Sea YS250 hold TLC 11" arms.

Guardando il dettaglio di questa creatura, troppo spesso osservata solo in compagnia di prezzemolo e patate lesse, non può non affascinare la stranezza delle sue forme. La pelle che cambia colore e rugosità in un lampo, quell'occhio dalle fattezze degne di un alieno di George Lucas, le ventose e le sue otto braccia senza ossa sono caratteri di un'animale tra i più antichi di questa terra. Mi sa che per un po' farò a meno della gustosa insalata di polpo.

Polpo [Octopus vulgaris] dettaglio dell'alieno. Cala Sapone S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D300, ob Nikon AF-s 60/2.8 micro in housing MDX D300+Macro Port, double strobe Sea&Sea YS120 TLC 8" arms.



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Photo Notes
Giuro che la facevo più facile.Fotografare nelle pozze di marea significa avere poco spazio, moto ondoso di risacca e poca acqua. (o troppa acqua!) Anche la più piccola onda può trasformare la ripresa macro in un delirio di tentativi a vuoto. Se poi c'è corrente di risacca allora sono guai perché si finisce per sbattere a destra e a sinistra con gambe e braccia. Urtare una roccia è poca cosa, a meno che non sia decorata di ricci di mare: allora son dolori. Ma la vera frustrazione è avere un ottimo soggetto ad una profondità compresa tra io 70 e i 150 cm. Non c'è modo di piazzare il naso dietro la fotocamera perché non è possibile immergersi ad una profondità così scarsa; la "dispnea" (vuotare i polmoni per ridurre la galleggiabilità) è un modo veramente odioso di immergersi, ma spesso è l'unica soluzione, di fatto occorre zavorrarsi parecchio perché la muta comunque spinge verso la superficie; al contempo è bene non eccedere con i piombi se no si rischia di diventare negativi anche durante la fase di espirazione normale. Va bé, per farla breve, quattro chili non sono stati sufficienti e ho avuto un bel da fare a cercare di raggiungere certi pesciolini e molte di queste foto (il polpo con il grandangolo) sono state fatte senza guardare in macchina, ma allungando le braccia in profondità e stimando l'inquadratura a "occhio". Basta, serve un bombolino da 10 litri.

Working around.

Cala Sapone di S.Antioco

Lungo la varia costa occidentale di S.Antioco, tra scogliere e sproni rocciosi, in alcuni punti la linea di terra si abbassa sul mare. Sono piccole cale dove la pietra lascia il posto a lembi di granella sabbiosa. 

Cala Sapone. S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 24-70/2.8 G, hands hold.

Una di queste insenature è Cala Sapone, mezzaluna di sabbia  su cui in passato approdavano le barche di una piccola Tonnara. Oggi barche e reti fanno spazio agli ombrelloni dei turisti di mezza Europa, ma in questo inizio Giugno, in tutta onestà, solo un Vikingo apprezzerebbe i toni grigi e l'aria fresca che abbiamo incontrato al nostro arrivo.

La scogliera di Cala Sapone in una giornata molto poco primaverile. S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 24-70/2.8 G, hands hold.

Ma si sa, il Mediterraneo in Giugno si prepara per l'estate, poche storie. Infatti è bastato attendere il giorno appresso per assistere ad uno spettacolo per me raro: il sole che affonda nel mare. Qui è possibile perché questo è il lato giusto della Sardegna, giusto per vedere il tramonto, e poi perché da qui, da questa riva, fino alla Spagna, c'è solo Mare. Mare aperto, tanto mare da consentire al Sole di scivolare per intero dietro alla curvatura terrestre. 

Setting Sun. S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR G+TC17  Gitzo GT3541LS Arca Swiss B1, sun glasses.

Certo, per queste immagini serve una focale molto lunga (qui siamo a oltre 1000mm), ma serve anche un buon paio di occhiali scuri (da sole, mai nome più appropriato) perché il disco solare, amplificato nel mirino della fotocamera, può dare molto fastidio. Servirebbe poi un'altra cosa, servirebbe un'aria non proprio tersa, altrimenti i contrasti diventano ingestibili. E in questa occasione, purtroppo, l'aria era decisamente pulita e ho faticato non poco per registrare qualche dettaglio nelle onde del mare. Ma il bello è avvenuto dopo, a sole tramontato, quando la luce riflessa nel cielo, oltre l'orizzonte, ha prodotto colori non prevedibili oltre che invisibili al nostro occhio adattativo, ma registrabili dal sensore delle fotocamere. Dura tutto pochissimi minuti, cioè pochissimi scatti perchè le pose qui sono dell'ordine dei 10-15-30 secondi, a crescere man mano la notte avanza.

La scolgiera. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D700, ob. Nikon AF-S 70-200/4 VR II G; Gitzo GT3541LS Arca Swiss B1.
Nell'arco di pochi minuti la temperatura della luce vira dal rosa al blu. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Filter GD1, Gitzo GT3541LS Arca Swiss B1.

E mentre scattavo come un  forsennato, montando e smontando macchine dal treppiede, reggendo lo scatto elettrico con una mano e con l'altra il filtro digradante, un'occhio alle pozze di marea non potevo non buttarlo. L'acqua azzurra e profonda che avvolge le rocce basaltiche di Cala Sapone, è veramente attraente, un invito a tuffarsi per vedere cosa c'è "sotto". Detto, fatto.

Le rocce delimitano un piccolo "fiordo" con acque calme e "calde". Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon Ais 16/2.8 Fisheye, Housing Sea&Sea MDX-D800 + Dome 240.
La bella scogliera di Cala Sapone, si getta in un bel mare blu profondo. S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8, Housing Sea&Sea MDX-D800+ER40+ER20+Dome 240, double strobe Sea&Sea YS250 hold TLC 11" arms.
Appena fuori dal riparo della scogliera il mare è decisamente allegro. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon Ais 16/2.8 Fisheye, Housing Sea&Sea MDX-D800 + Dome 240.
Fondali di roccia e posidonia. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon Ais 16/2.8 Fisheye, Housing Sea&Sea MDX-D800 + Dome 240.
Rocce abitate a 5 metri di profondità. Cala Sapone, S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8, Housing Sea&Sea MDX-D800+ER40+ER20+Dome 240, double strobe Sea&Sea YS250 hold TLC 11" arms

Se il mare è placido e calmo nel riparo della scogliera, appena superata la murata di roccia la musica cambia. L'onda è poderosa e la corrente spinge, è faticoso avanzare specialmente con fotocamera appresso. Ciò nonostante ho "circumnavigato" l'intera scogliera esibendomi anche in qualche tuffo sui 6-7 metri (con fatica: sono veramente fuori forma) per rendermi conto di persona di quante e quali piccole forme di vita popolano questi sassi a picco nel mare. Spugne, briozoi, attinie, ricci e coralli, non c'è anfratto che non ospiti qualche colonia vivente. Accidenti qui ci vorrebbe il respiratore ARA! Pace non c'è l'ho: tocca "tirare il fiato".

La piscina del Camping Tonnara. Bella, ma con un mare così... a che serve? Cala Sapone, S. Antioco - Giugno.
Nikon D3 ob. Nikon AF-s 24-70/2.8 G, hands hold.

Il Camping Tonnara si affaccia proprio su questo specchio di mare riparato. Un'ottima base d'appoggio per esplorare le insenature della costa prospiciente e il resto dell'isola. Fatto e documentato: prossimamente in onda su questo blog.




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Photo Notes
Il Valerio in questa vacanza ha goduto come una triglia (modo di dire alquanto bizzarro) perché è tornato a fotografare sott'acqua con lo stesso approccio dei tempi della pellicola, ma ora con l'infinita scorta data dalla memoria delle fotocamere digitali e, soprattutto, il preview on camera: quanto vale nella foto sub!

Sea&Sea MDX D300 e D800  con Dome Port 240

Il digitale ha veramente una marcia in più. Non c'è nulla da fare: colori migliori, definizione immagine degna del medio formato, ombre più controllate e libertà assoluta. Una flessibilità che sott'acqua si apprezza in modo estremamente amplificato. Tanto che il Valerio ... non voleva più tornare a casa!

Il Valerio.

Carloforte, un comune Genovese in Sardegna.

Sì, mi era noto che l'isola di San Pietro, nell'estremo Sud Ovest della Sardegna, è stata avamposto della Città Marinara di Genova. Ma sentir parlare il dialetto tipico dei carruggi di Genova cadenzato da una evidente pronuncia sarda, mi ha fatto specie. Eppure è così qui a Carloforte, qui dove ancora sono attive due tonnare che i carlofortini festeggiano alla fine del mese di Maggio con un vero e proprio festival dedicato al pesce dei pesci del mare nostrum: il Tonno Rosso.

Il Traghetto Saremar da Calasetta a Carloforte. Calasetta S.Antioco (CI) - Giugno.
Nikon D700, ob. Nikon AFs 24-70/2.8G.
70 anni dopo un altro Sbarco, ma ora a Carloforte. Qui i nidi di mitragliatrici sparano Bottarga. Carloforte (CI) - Giugno.
Nikon D700, ob. Nikon AFs 24-70/2.8G.

L'antica pesca della Tonnara, fatta con gabbie fisse di reti chiuse, qui a Carloforte è in grado di intercettare alcune migliaia di Tonni per stagione. E' un dato non irrilevante dato lo stato in cui versa la popolazione mondiale di questo pesce osseo. Va detto che la pesca di tonnara non ha mai condotto ad una seria riduzione della popolazione di Tonni. Il declino è arrivato con le tonnare volanti e i palamiti d'alto mare che hanno decimato il Tonno in tutto il modo, andando ad intaccare stock di pesci immaturi. Qui a Carloforte si catturano signori tonni, non "alborelle".

Girotonno, un sacco di assaggini al tonno e un sacco di gente in coda (roba da duri). Carloforte (CI) - Giugno.
Nikon D800, ob Nikon AFs 17-35/2.8 ED

La risorsa del Tonno, che ha fatto la ricchezza di Carloforte, qui a San Pietro è ancora una fonte di reddito importante. I grossi Tonni, che in primavera attraversano il braccio di mare tra l'isola di San Pietro e la costa Sarda, sono i migliori Tonni che si possano pescare su questo mondo e i Carlofortini lo sanno. Come lo sanno i Giapponesi che qui vengono a scegliere i "pezzi" migliori da spedire, seduta stante per via aerea, nel lontano sol levante (poco tempo fa un tonno rosso di 400kg di Carloforte è stato battuto all'asta per 300 mila euro al mercato Tsukiji di Tokio). Ecco spiegata la ragione dell'esistenza del Girotonno, un festival gastronomico dedicato a questo pesce che richiama gente da tutta la Sardegna, dal continente e da mezza europa. E quest'anno ci siamo anche noi, pronti ad assaggiare il Tonno nelle sue varie preparazioni (dal Tonno alla Carlofortina al Sushi di nipponica ispirazione), oltre che a visitare l'antico borgo di Carloforte.

Su e giù per i carruggi di Carloforte. Isola di San Pietro (CI) - Giugno.
Nikon D700 ob Nikon AF s 24-70/2.8G e Nikon D3 ob Nikon AF s 70-200/2.8 VRII G

Si percepisce bene come Carloforte non sia solo un paese turistico. Questa piccola città non è una giostra per i turisti di passaggio, che sbarcano fanno un giro e se ne vanno. Non è così, qui la gente ci vive tutto l'anno e si vede bene. Si vede nei panni stesi, nelle auto parcheggiate, nelle ciabatte davanti agli usci. Sarà anche brutta da vedere la selva di antenne sui coppi dei tetti o i motorini appoggiati ai muri delle vie strette, ma personalmente preferisco un paese vivace e un po' trasandato ad una splendida e ordinata collezione di casette colorate tanto belle quanto finte come le monete di cioccolata. No, no, viva Carloforte!

Intendo questo quando dico città viva (la maglietta dei Led Zeppelin è invece segno di buon gusto). Carloforte (CI) - Giugno.
Nikon D700, ob Nikon 24-70/2.8 G.
Un momento di riflessione ... digestivo. Carloforte - Giugno.
Nikon D700, ob Nikon AF s 24-70/2.8 G.
Turistas sotto i Ficus in piazzassss. Carloforte(CI) - Giugno.
Nikon D800 ob Nikon AF s 17-35/2.8 ED.
Sulle vecchie mura della città. Carloforte - Giugno.
Nikon D700, ob Nikon AF s 24-70/2.8 G.
Scale e vie strette, ciao Carloforte. Isola di San Pietro (CI) - Giugno.
Nikon D3 ob Nikon AF s 70-200/2.8 VR II G.
Nella fredda luce di fine giornata, là in fondo Porto Vesme con le sue ciminiere. Il mare però è ancora azzurro.
Isola di San Pietro (CI) - Giugno.
Nikon D800 ob Nikon AF s 17-35/2.8 ED.

Lasciamo l'isola con il traghetto delle 17.10. La traversata per Calasetta dura poco più di venti minuti. Ci affacciamo al parapetto che guarda la costa sarda e là, offuscata nelle foschia del pomeriggio si distingue la ciminiera rossa e bianca di Porto Vesme. Che contrasto con questo mare azzurro, con i tonni di Carloforte, con le viuzze raccolte di questi paesini (anche Calasetta si difende bene). Quella ciminiera è un punto esclamativo, un esclamativo da mettere davanti al nome Alcoa. Vicenda triste, che ha coinvolto troppe famiglie per esser dimenticata frettolosamente. Una storia tutta italiana di mal governo, di scarsa visione politico economica. Una sconfitta, una delle tante ferite che si incontrano viaggiando per questo nostro bel paese.