contro- intestazione

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Aquatica 80n

Aquatica 80N, il primo amore non si scorda mai.
Lampedusa Settembre metà anni novanta. Il mare era fantastico, ma il meteo non era dalla mia. Pioggia a secchiate per una settimana intera. Tanta la mia passione per il mare che, in un pomeriggio di temporale, decisi di non aspettare oltre e entrai in acqua ugualmente. Con non poca difficoltà, ricordo, riuscii ad indossare la muta in automobile. Poi via, giù per la riva fangosa, verso la spiaggia. Sotto tuoni e  lampi, e una fitta pioggia battente, nuotai attorno all'isoletta dei conigli. Quindi Il temporale cessò di colpo e il sole sbucò da sotto le nubi, rosso aranciato, all'orizzonte. La superficie del mare color piombo, il cielo coperto di nubi fiammeggiate dalla luce del tramonto e la sabbia del fondale di quel mare cristallino composero un'immagine che ancora mi è vivida nel ricordo. Il tutto gustato a pelo d'acqua, respirando da un tubo. Come avrei voluto fotografare quello spettacolo. E sapevo come (Doubilet docet), ma non avevo i "mezzi". Ci vollero sei anni di risparmi e la giusta occasione. Finalmente potevo salvare anch'io momenti incredibili coma quello.

Aquatica 80N per Nikon F801 con Oblò 8" (20cm)e Dome Shade fisheye

Il giusto Scafandro (per me)
Ho imparato quel che so di fotosub non da corsi PADI FIPS FIAS o altro. No. Ho imparato leggendo la più bella rivista del mondo il National Geographic Magazine e la sua copia casereccia l'Airone di Giorgio Mondadori (oggi la versione Cairo ha poco da condividere con l'originale). Ho imparato che l'impostazione alla fotosub italiana era, ed è, molto "Macrocentrica" e comunque si fondava sull'uso della famosa Nikonos in tutte le sue declinazioni. Gli americani sono sempre stati orientati su una fotografia per me molto più affascinante: quella grandangolare. In America negli anni 70, proprio su richiesta di National Geographic, viene sviluppata la prima scafandratura con oblò emisferico. Partirono dalla copertura in metacrilato di una bussola nautica. La piazzarono sul frontale di un guscio stagno, ed eccola lì la OceanEye per Nikon F2 motorizzata. La storia è andata avanti. Nacque la società canadese AQUATICA che produsse, e produce tuttora, scafandri per Nikon e Canon a oblò intercambiabile. Tra questi oblò, da sempre nel catalogo Aquatica, c'è il fantastico 8" DOME in metacrilato.

Aquatica 80n con dome 8" e paraluce in assetto 20mm e 16mm.

Quando per la prima volta mi capitò in mano la brochure dell'Aquatica 80, non mi sembrava vero. Non riuscivo a crederci che per le mie vecchie Nikon F801 esisteva uno scafandro equivalente alle mitiche Aquatica III per Nikon F3. Scafandri mai visti dal vivo, ma sbirciati nelle pieghe della rivista National Geographic, utilizzate dai mostri sacri della fotosub nelle acque cristalline del mar Rosso o in sperduti atolli dell'Indopacifico.

Uno Scafandro veramente massiccio.
Lo scafandro A80 per Nikon F801 fu prodotto sul finire degli anni '80. Il corpo in fusione di alluminio anticorodal era dipinto di bianco. Successivamente, nella prima metà anni '90 , dato il notevole successo del prodotto, venne realizzata una seconda serie denominata A80n di colore verde oliva.

Aquatica 80n con dome 8" e paraluce in assetto 20mm e 16mm.


Il mirino è forse il fiore all'occhiello di questo scafandro. Occorre avvitare una lente correttiva sull'oculare della F801 e voilà, la visione dell'inquadratura è spettacolare con qualsiasi tipo di maschera. Lo scafandro riporta tutti i comandi fondamentali della fotocamera:

- tempi
- diaframmi
- messa a fuoco
- accensione/spegnimento
- scatto

Gli scafandri A80 sono stati realizzati per una fotocamera, la F801/801s, il cui AF non era performante come quelli a cui siamo abituati oggi. Per questa ragione la messa a fuoco è riportata esternamente con un meccanismo ad accoppiamento di ingranaggi veramente robusto. In verità tutto lo scafandro è realizzato nell'ottica della robustezza. Le ghiere di accoppiamento con gli obiettivi sono in alluminio anodizzato e l'ingranaggio è di dimensioni generose.

Nikon Ais 16/2.8 fisheye con ghiere
di messa a fuoco e diaframmi
Nikon AF 20/2.8 con ghiere
di messa a fuoco e diaframmi.
Nikon Ais 16/2.8 fisheye innestato nello scafandroNikon AF 20 /2.8 innestato nello scafandro


Questa solidità si paga in termini di peso: ciascuno degli scafandri qui raffigurati, in assetto grandangolo con fotocamera e 20 o 16 mm, pesa quasi 6 Kg. Nonostante questa massa, in acqua l'insieme risulta neutro se non addirittura positivo (in mare). Dicevo appunto che Aquatica si distinse per l'utilizzo di oblò dedicati alla ripresa grandangolare. Cavallo di battaglia di questo costruttore, poi riferimento per tutti gli altri, è stato il Dome da 8".

Aquatica 80n con dome 8" e paraluce in assetto 20mm e 16mm

Oggi gli scafandri Aquatica hanno attacco porta a baionetta, invece per la serie A80 e Sport l'accoppiamento avviene per mezzo di filettatura quadra. Gli oblò A80 e Sport hanno una bocca d'attacco molto ampia. Ciò consente di montare sugli obiettivi i filtri quadrati con telaio (Coquin o Lee). Ciò permette di utilizzare i filtri di tipo graduato grigio neutro e realizzare riprese a mezz'acqua riducendo la luminosità della parte di inquadratura emersa, ma non solo. I filtri su telaio possono essere posizionati come si desidera modulando cioè la quantità di immagine interessata alla riduzione di luminosità. E' così possibile ottenere inquadrature più o meno semi-sommerse, in funzione di come si è scelto di posizionare il filtro.

Portafiltri Coquin e filtro P2 innestato.

Sulla mia nuova Sea&Sea MDX D300 sta cosa me la scordo perché l'apertura dell'oblò è troppo stretta. Potrò montare solo filtri digradanti con montatura a vite che, notoriamente, sono realizzati con sfumatura sul 50% della superficie. Fortunatamente nella ripresa digitale si ha controllo totale dell'immagine prodotta, perciò è possibile intervenire sul file, riducendo la luminosità della sola zona emersa. Ma con le dia questo era impossibile!! L'oblò è così ampio e il volume totale è tale che per rendere quasi negativo l'insieme occorre montare un grosso mattone di alluminio sul fondo dello scafandro. Ciò nonostante in mare lo scafandro risulta ancora positivo. Solo con i bracci flash TLC la questione torna ad essere governabile.

Aquatica 80n con 8" e 20mm senza dome shade, alla deriva.
Sardegna, Ogliastra - Luglio.

Ma Aquatica ha pensato che non sempre è comodo portare in giro uno scafandro così ingombrante, e molti utilizzatori sono sconfortati dal fattore "logistico". Quindi, per ridurre dimensioni e ingombri, ha prodotto un oblò più piccolo: il 6".

Aquatica 80n e oblò emisferici da 8" e da 6" con 20mm e 16mm.

Questo 6" offre comunque un'ottima qualità dell'immagine, ma il naturale avvicinamento della superficie in metacrilato al fronte obiettivo, unito al ridotto raggio di curvatura, conducono inevitabilmente all'allungamento della minima distanza di messa a fuoco. Se infatti  il 20mm con dome da 8" si riesce a focheggiare sott'acqua alla minima distanza di circa 50 cm , con il 6" questa distanza aumenta fino ai 60-70cm. Ma non solo, sono più probabili i riflessi interni come quello riportato nella foto seguente.

Risalita "razzo". Sardegna, Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon AIs 16/2.8 in Aquatica 80n con Dome Port 6"

Ovviamente l'Aquatica 80n può fare foto macro. Io non sono un feroce amante dell'infinitamente piccolo, ma è ovvio che sarebbe incompleto un sistema fotografico subacqueo senza la possibilità di eseguire riprese ravvicinate. Da utilizzatore dello storico 55 Micro, ecco come me lo porto appresso in immersione.

Aquatica 80n con oblò piano per 60/55micro.
Assetto wide e macro, a destra l'innesto del Nikon 55/2.8 micro con ghiere di messa a fuoco e diaframma.


Lo scafandro purtroppo dispone di una sola connessione flash. E' pur vero che si tratta di un attacco Nikonos TTL e che il TTL in macro funzione benissimo, ma rimane uno solo. Per connettere un secondo flash, e in acqua serve, si deve fare ricorso ai cavi doppi. Sia Sea&Sea che Ikelite producono accessori del genere.Dicevo appunto che Aquatica si distinse per l'utilizzo di oblò dedicati alla ripresa grandangolare. Cavallo di battaglia di questo costruttore, poi riferimento per tutti gli altri, è stato il Dome da 8".

Unico connettore flash tipo Nikonos TTL.

Qualche foto ricordo. Quando ho stretto per la prima volta i manubri della A80n, il primo pensiero è volato alla copertina di un libro di National Geographic che raffigurava una distesa sabbiosa subacquea e all'immagine dei coralli appena sotto la superficie dell'acqua vista nel celebre servizio del 1993 di David Doubilet sul Mar Rosso (ok, c'è anche la tartaruga in slow sinc ripresa dal basso ma io non ne ho mai incontrate). E appena ho potuto...

Basso fondale sabbioso. Sardegna, Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon AF 20/2.8  in Aquatica 80n con Dome Port 8". Fuji Sensia 100.
Barriera corallina. Sharm el Sheik - Marzo.
Nikon F801 ob. Nikon AF 20/2.8  in Aquatica 80n con Dome Port 8". Fuji Sensia 100

Citazioni a parte, questo tipo di scafandro è veramente pratico e intuitivo. Mi sono sorpreso di trovare sullo scafandro Sea&Sea i comandi proprio nella stessa posizione delle Aquatica. Sarà che sono stati pensati bene!  Io le ho utilizzate con i tre obiettivi 55, 20 e 16 mm. Non ho mai sentito l'esigenza di focali più lunghe. Ho invece sentito l'esigenza di avere più tempo per utilizzarle.

Questo sono io che inseguo una Rizostoma pulmo. Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon Ais 16/2.8 in Aquatica 80n con Dome Port 6". Fuji Sensia 100.

Un tuffo a 10 metri in mezzo alle castagnole. Capraia - Giugno.
Nikon F801 ob. Nikon Ais 16/2.8  in Aquatica 80n con Dome Port 8". Fuji Sensia 100
In attesa del fotografo per consegnargli il "granchio". Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon Ais 16/2.8 in Aquatica 80n con Dome Port 6". Fuji Sensia 100.
Questo sono i che rompo le scatole ad un polpo. Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon AF 20/2.8 in Aquatica 80n con Dome Port 8". Fuji Sensia 100
E questo è il polpo. Ogliastra - Luglio.
Nikon F801 ob. Nikon Ais 55/2.8 micro in Aquatica 80n con Flat Port. Fuji Sensia 100.
Medusa urticante nella risacca. Capraia - Giugno.
Nikon F801 ob. Nikon AF 20/2.8 in Aquatica 80n con Dome Port 8". Fuji Sensia 100

Cosa manca infine a questo scafandro? Ovviamente la possibilità di non fermarsi a 36 scatti! Quindi resto fiducioso, fiducioso che qualche costruttore (ma spero Nikon) produca una macchinetta digitale che io possa, con qualche modifica, inserire in questi fantastici sottomarini. Al momento non ci siamo, ma vedremo, vedremo.

Bolle d'aria corazzate.

e le bolle galleggiano

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