contro- intestazione

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Calme, tiepide e brune acque: Coghinas, il fiume.

Se questo angolo di Sardegna è fertile,  lo si deve al fiume bruno, color caffè, che lento lento si arena sulla spiaggia di Valledoria. E' il Coghinas, pervicace corso d'acqua che arriva al mare attraverso un varco fortunoso tra le montagne di granito di Tempio Pausania.

La foce del Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.

Noi abbiamo percorso il basso corso del Coghinas. Pagaiando lentamente nella luce serale, abbiamo seguito l'asta fluviale che, serpeggiando nella placida e lenta, attraversa la pianura di Valledoria. Il Coghinas termina il suo corso con una ampia foce che diventa a sua volta un lago, chiuso al mare dalla sabbia della duna costiera.

Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.

Scendere il corso di un fiume, a filo d'acqua, pagaiando da un kayak, è forse il modo migliore per visitare una zona umida. Non è solo la vicinanza all'acqua a rendere speciale ed esotico il procedere lungo il fiume, c'è di più. C'è la prospettiva differente, più simile a quella di una Folaga che a quella di un nuotatore. I suoni che viaggiano veloci sulla superficie liquida, dal fruscio delle fronde allo sciacquio dei pesci, proiettano in un mondo pieno di vita invisibile dalla riva. Non serve essere un campione di canottaggio, il fiume è amichevole e il kayak diventa un compendio naturale al nostro corpo. Spingerlo su queste acque calde e placide richiede poco sforzo, e regala l'opportunità di percepire una realtà terza, in qualche modo a noi, bipedi altezzosi, estranea. Un'esperienza a cui non si rimane indifferenti e, naturalmente, conduce alla consapevolezza che un corso d'acqua è molto di più di un contenitore di liquido in movimento. Dobbiamo ringraziare chi ha intuito tutto questo e ha investito, tempo denaro e disponibilità, affinché questa prospettiva fosse accessibile a chiunque. Vittorio Marras di NewKayakSardinia di Valledoria affitta le imbarcazioni gialle e affusolate necessarie alla bisogna. Grazie a gente come lui la Conoscenza e la Coscienza di ciascuno si può arricchire, e forse luoghi come questo possono essere sottratti agli insaziabili appetiti umani. 

Una Folaga tra le canne del Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 600/4 VR G ED, Gitzo GT341LS Arca B1.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 G VR II ED, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 G VR II, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Nuovi sport prendono piede anche sul Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700 ob. Nikon 70-200/2.8 G VR II e Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Le luci di Castelsardo viste dalla foce del Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 G VR II ED, hands hold.

Il Coghinas nasce da un lago che porta il suo stesso nome, un grande bacino che garantisce la sopravvivenza del fiume anche durante la lunga, torrida e secca estate. Il lago è a sua volta alimentato da due affluenti che, caso bizzarro, sono tra loro omonimi: i Rii Mannu. Uno arriva da Nord Est mentre il gemello da Sud Ovest. Sono loro che, in primavera, caricano il Lago Coghinas garantendo al suo defluente acqua per tutta la stagione estiva che, in genere, qui è cosa seria.

La piana di Valledoria è pettinata dal vento di maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 24-70/2.8 G, Gitzo GT3541LS Arca B1.
La pianura di Valledoria lungo l'argine del Coghinas. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob. Nikon 70-200/2.8 G VR II e Nikon D800, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Gitzo GT3541LS Arca B1.
La foce del Coghinas diventa una palestra per veleggiatori. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.


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Il fiume, prima di raggiungere il mare, crea una zona umida di grande interesse, popolata da molte specie di uccelli. Comune il Falco di palude e il simpatico Airone Rosso. Per chi, come me, ama fotografare gli uccelli di ripa purtroppo c'è una nota dolente. Il basso corso del fiume, tra le cui canne si nasconde il collo rosso dell'airone, e i pascoli circostanti, dove la sera gli aironi Guardabuoi si radunano a decine, non è accessibile da terra. Non esiste alcun accesso pedonale a punti di osservazione fissi a meno di scavalcare qualche recinzione di filo spinato ed addentrarsi a "sentimento" nella boscaglia di riva. Un peccato, perché la luce di questo luogo è meravigliosa ed avrei avuto piacere di tentare la sorte e cercare di inquadrare un bel Rosso nel sole caldo di fine giornata. Invece, dopo un bel 45 minuti di cammino lungo l'argine, mi sono dovuto fermare alle staccionate di un terreno privato. Peccato.

Stop!

Underwave, nel senso letterale del termine.

Le correnti della spiaggia di Valledoria, non sono da sottovalutare, ma se le condizioni lo consentono, vale la pena buttarsi tra le onde potenti del golfo dell'Asinara.

BBBRRRRROOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMHHH!!. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 Housing Sea&Sea  MDX-D300, dome 240 + ER40.

Il mare non era più imbufalito come nei giorni di Maestrale della settimana di Ferragosto. Delle splendide onde spumeggianti, alzavano l'acqua verde in piccoli muri che invitavano al tuffo. Ci siamo guardati in faccia e io ho partorito la proposta indecente: andiamo a prendere le macchine e vediamo cosa si vede lì dentro.

Contro le onde del mare di Castelsardo. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 Housing Sea&Sea  MDX-D300, dome 240 + ER40

Un'occasione da non perdere per provare a fare qualche foto divertente. Come ben sanno i praticanti del Surf, le onde arrivano a serie. Gruppi di tre, quattro onde potenti seguite da una relativa calma fatta di onde più dolci, che consentono all'acqua di tornare limpida, depositando la sabbia sollevata. In questa fase ci si rilassa e si crede che, forse, non è giornata, che ste onde sembravano più grandi dalla riva.

Sotto le onde del mare di Castelsardo. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 Housing Sea&Sea MDX-D300, dome 240 + ER40
Sotto le onde del mare di Castelsardo. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 Housing Sea&Sea MDX-D300, dome 240 + ER40
Passarci sotto. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF 20/2.8 Housing Sea&Sea MDX-D800, dome 240.

Poi arriva la serie, quel gruppo di onde che, anche da fuori, dalla riva, dan l'idea che il mare sia piuttosto allegro. Ecco, quando l'acqua si mischia con l'aria, quando il flusso dell'acqua si contorce cadendo su se' stesso, è opportuno imparare a comprendere "come" affrontare questo "moto turbolento". E beh, non è che ci siano tanti modi, mi pare che ce ne sia uno solo: passarci sotto.

Centrifuga. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 MDX-D300 + Dome 240 + ER40.

Nel frullatore tra le bollicine. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 MDX-D300 + Dome 240 + ER40, Nikon D800 ob. Nikon 20/2.8 AF in MDX-D800 + Dome 240.

Il mare non è un elettrodomestico Kenwood con i giri programmati e stabili, il mare si dice spesso che è vivo. Di certo è imprevedibile e la nostra attitudine matematica alla traduzione degli eventi in serie numeriche, prevedibili, conoscibili, vale quel che vale. Ed ecco infatti che tra le onde ce n'è una un po' più vigorosa delle altre, onda che non vediamo o a cui semplicemente non riusciamo a sfuggire. Se normalmente la potenza dei flutti si limita a qualche scrollone, ebbene questa volta è uno schiaffo in piena faccia che strappa la maschera e strattona la fotocamera dalle mani. Il tempo di riprendersi, di rimetter la maschera e riposizionare il costume da bagno, scandalosamente abbassato oltre i limiti della decenza, che ne arriva una seconda, parente della prima.

Post Centrifuga. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF 20/2.8 Housing Sea&Sea MDX-D800, dome 240.
On assignement. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 MDX-D300 + Dome 240 + ER40, Nikon D800 ob. Nikon 20/2.8 AF in MDX-D800 + Dome 240.

Ok, ne abbiamo prese (di botte) abbastanza. Lasciamo il mare agitato a chi è attrezzato per affrontarlo con naturalezza (i pesci, giusto loro). E' la prima volta che fotografiamo tra le onde. E' bello, è divertente, è difficile quindi vale lo sforzo. Lo rifaremo di sicuro, alla prima occasione adeguata. Certo che tra Pioltello e Vimercate è dura ...

Lasciamo il mare ai suoi abitanti. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF 20/2.8 Housing Sea&Sea MDX-D800, dome 240.
Onde! Alla prossima. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II + TC17, hands hold.



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Photo Notes
Le mie letture si confermano in questi 45 minuti di onde divertenti, perché Outdoor Photographer non mi ha raccontato sciocchezze. Nella rivista americana tanti, ma tanti, anni fa, lessi un bellissimo articolo intervista ad un fotografo di Surf. Quanto diceva è vero e qui ne ho avuto conferma. Nell'ordine: prima di tutto va ricordato che i pesanti scafandri in alluminio, come quelli che uso normalmente, non sono l'ideale per queste applicazioni. E' infatti impossibile sollevare fuori dall'acqua uno scafandro di 3-4 Kg che immerso è neutro o positivo, ma sollevato fuori dall'acqua manifesta tutto il suo peso in una forza che spinge il fotografo sott'acqua e addio ripresa. Poi, la messa a fuoco è solo in iperfocale. In quel turbinio l'AF non sa da che parte sbattere e noi, con lui, tanto meno, perché è impossibile tenere l'occhio sull'oculare dello scafandro. Ciò si traduce con il ricorso a focali corte, cortissime, da usarsi con diaframmi piuttosto chiusi, mantenendo sotto controllo il tempo di otturazione che, sarebbe bene, non scendesse sotto 1/250s perché l'acqua corre veloce e noi con lei. Riassumendo, fuoco fisso e inquadratura a traguardo (anzi meglio dire "a spanne"). L'unica cosa quasi facile è l'esposizione: comunque vada è sbagliata. Meno male che il digitale incassa bene. Infine, ma questo non l'ho letto ve lo dico io adesso, la sabbia. Come si infila negli slip, così si insinua in ogni interstizio dello scafandro. Allora, dopo un tuffo come questo, occorre dedicarsi alle grandi, noiosissime, pulizie.

Quando soffia il Vento.

Quel vento è il Maestrale e qui vuol dire Bandiera Nera, non si fa il bagno. Non lo credevo possibile, che su uno spiaggione così aperto e lungo potessero manifestarsi fenomeni pericolosi per chi vuole cimentarsi con onde e cavalloni. Ho dovuto ricredermi perché le Correnti di risucchio sono concretissime e non leggenda.

Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.
Il mare si gonfia sul serio. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.

Il vento e le onde sono solo la parte visibile della potenza di questo mare del Golfo dell'Asinara. Sotto la superficie corrono correnti circolari che lambiscono la costa e spingono verso il largo, per poi ricondurre ancora verso la riva. Dei vortici di corrente ben visibili nelle immagini satellitari di questa spiaggia di Badesi dove enormi chiocciole di accumulo sabbioso subacqueo tradiscono la presenza di questi movimenti fluidi.

Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II, hands hold.
Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II, hands hold.
Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D3 ob Nikon AF-S 600/4 ED VR, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Onde verdi  sulla spiaggia di Badesi. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 600/4 ED VR, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Due giorni di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.
Ribollire, bandiera nera, non si fa il bagno. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.

Nonostante la temperatura piacevole dell'acqua, il colore verde e celeste di questi cavalloni, che sembrano chiamare il nuotatore, lo invogliano a tuffarsi nella schiuma, nonostante ciò la spiaggia è deserta. Abbiamo assistito, con una certa sorpresa, al recupero di due disinformati nuotatori che, incuranti di queste correnti, non hanno resistito al richiamo di questo mare coloratissimo e si sono tuffati. Le correnti presto li hanno catturati, trascinandoli lontano dalla riva. Solo l'intervento del servizio di salvataggio, armato di corda per il recupero da riva, ha concluso felicemente la dissaventura. Il dato è inquietante: mediamente ogni anno a Badesi, 6 bagnanti perdono la vita per annegamento.

Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800 e Nikon D300, ob. Nikon AF- S 17_35/2.8 ED e Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.
Un pioppo intero piantato nella sabbia della spiaggia di Badesi. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D800, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold.
Castelsardo tra le onde. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.
Spiaggia di Badesi nel vento di Maestrale. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II + TC17, hands hold.
Castelsardo. Valledoria (SS) - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 ED VR II, Gitzo GT3541LS Arca B1.

Il Colore del mare cambia di continuo. Dal primo mattino alla sera, turchese, verde, blu azzurro. Non abbiamo abbastanza nomi di colori per descriverli tutti. Di fatto non è proprio vero che non si possa affrontare questo mare bizzoso. Quando il vento cala, rimane l'onda lunga e allora ... non ci si deve limitare alla riva!

Photoshooting from seashore.