contro- intestazione

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Kuhmo e i suoi orsi

Faccia a faccia con l'ultimo Grande Predatore europeo.
Nell'Agosto del 2009 abbiamo visitato la Finlandia. Non proprio tutta, ma quasi Partendo da Helsinki, in automobile, abbiamo percorso la via Carelia Costeggiando il confine russo, su su fino alla Lapponia finlandese e al lago Inari, per poi tornare sui nostri passi toccando la regione di Oulu e la costa bagnata dal golfo di Botnia, fino giù al Golfo di Finlandia e alla capitale da cui 20 giorni prima eravamo partiti Sapevo da anni di una forma di turismo speciale, tutta finlandese. Un tipo di turismo che ha contagiato europei di tutti gli stati e li attira come una calamita nella regione della Carelia. Perché? per incontrare il re dei boschi, l'atavico protagonista delle antiche storie di montagna, il grande plantigrado che l'uomo ha scacciato dalle terre colonizzate relegandolo nelle regioni più remote, nelle ultime foreste del continente europeo: l'ursus arktos horribilis.
Carelia del Sud: Kotka Siltakyla - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35mm F/2.8 ED
Via Carelia da Parikkala Lieksa via Joensuu - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF 70-180mm F/4.5-5.6 D

La Carelia è una regione che inizia dove, verso oriente, i laghi si diradano e lasciano posto a dolci ondulazioni. Una strada, la via Carelia, attraversa tutta la regione da nord a sud costeggiando spesso il confine russo. Sì perché dalla fine della 2° guerra mondiale, la regione è divisa in Carelia Finlandese e Carelia Russa. Al limite del territorio finlandese dei cartelli indicano, con discrezione, l'approssimarsi del confine. Gli sconfinamenti sono facili, ma non sono altrettanto semplici le procedure di rientro. Diciamo che i russi fanno sentire la loro podestà sul territorio di loro competenza. Tra il territorio finlandese ed il territorio russo esiste una fascia di confine "boundary zone" il cui accesso è consentito solo previa registrazione e "permesso" rilasciato da autorità competente. Bene, in questa fascia "no mans land" la natura è padrona. Nessuno vi si può introdurre per fare legna o peggio per cacciare. Non si immagini la Finlandia come una terra di foreste sterminate e selvagge. No, la Finlandia è un paese di splendidi laghi circondati da dolci colline "coltivate" a pino di Svezia.
Carelia: Parikkala lago Saimaa border line confine russo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35mm F/2.8 ED
Carelia: Lago Pielinen Lieksa, Timitraniemi Lomakyla (Camping) - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35mm F/2.8 ED, tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1.
Carelia: Lago Pielinen Lieksa, Timitraniemi - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-I 300mm f/2.8 ED, tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1.
Carelia: da Lieksa verso Khumo lungo la 524 - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35mm F/2.8 ED
Carelia: da Lieksa verso Khumo lungo la 524, giovani pini di svezia e un tratto di foresta protetta:
cogli la differenza

Ma questo approccio intensivo non ha, ovviamente, interessato la Carelia russa che è rimasta una terra di selvagge foreste dove lupi, orsi e ghiottoni possono vivere in relativa tranquillità. I grandi predatori però necessitano spazi, e non comprendono ragioni di stato e limiti di competenza territoriale. La "no mans land" di confine inoltre, causa le limitazioni aggiuntive imposte da accordi trans-frontalieri, è ancora di più una zona sicura dove il disturbo antropico è minimo.
Nella reception del campeggio, un grosso cartello riportava il faccione di un bell'orso orso bruno europeo. Ho chiesto informazioni al gestore del camping. 10 minuti dopo uscivo dalla reception con un appuntamento fissato per il giorno appresso alle ore 17.00 in località Viiksimo con il video operatore Kari Kemppainen del Boreal Wildlife Center. Prima di tutto: trovare Viiksimo!! Cartina alla mano, è stato un po' problematico raggiungere Viiksimo perché non si tratta di un paese vero e proprio, ma di 5 CASE NEL BOSCO. Come dire case sparse Santa Rita ....
Si trova più a nord del lago Pielinen, ed è uno degli abitati della regione di Kuhmo più vicini al confine russo, un enigmatico "punto 7" sulla cartina delle info turistiche.
Come già accennato la Finlandia è un paese che ha scelto la strada della selvicoltura intensiva. I paesaggi incontrati, nell'attraversare la regione orientale di Kuhmo, sono stati del tipo che segue. Una bella stretta al cuore.
Carelia: regione di Kuhmo, verso Viiksimo, tratto di foresta tagliata - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35mm F/2.8 ED, tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1

Raggiunto l'abitato di Viiksimo non è stato difficile trovare Kari Kemppainen. In effetti è stato lui a trovare noi, 2 italiani che giravano come tonti su e giù per gli incroci in terra battuta delle tre case di Viiksimo.
- Ciao vi aspettavo, ok vi porto al capanno, seguitemi. -
Il tutto in inglese fluente perché in Finlandia lo parlano tutti BENE, anche l'aiuto gommista (!!). 15 minuti di trasferimento su strade in terra battuta ed ecco il capanno, un bel casone di legno a pochi metri dalla strada:
- Nuovo di zecca da 12 posti letto, 8 feritoie di osservazione, adatto a teleobiettivi e cineprese di tutte le taglie, finito questa primavera (2009). Siete tra i primi. -
Quindi un po' di burocrazia:
- Siamo nella zona proibita, devo registrarvi al posto di polizia ho bisogno le vostre carte di identità o il passaporto -
E le regole:
- Allora, la permanenza nel capanno: da adesso, le 18 circa, a domani alle 7.30. Vi vengo a prendere io. Qui nel frigo bar vi lascio la merenda. Il bagno è dietro quella porta. Spartano ma funzionale. Gli orsi si faranno vedere verso sera o forse anche prima intorno alle 19.30. Ora vado fuori "to feed the bears", a distribuire cibo (scarti di salmone e crocchette per cani in quantità industriale) in punti strategici. -
Quindi esce e salta su un incredibile quad cingolato che si è portato appresso sul tender della jeep. Con questo improbabile mezzo scorrazza nella spianata paludosa prospicente il capanno, fermandosi più volte a scaricare salmone e crocchette in più punti.
Carelia, Kuhmo Viiksimo: Kari distribuisce il cibo nella radura davanti al capanno - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AFs 17-35/2.8 ED; Nikon D300, ob. Nikon AF-I 300/2.8 ED

- Ok, è tutto pronto. Io adesso vado. Non aprite la porta del capanno se no GLI ORSI SCAPPANO. Infine: se non ne vedete non mi pagate. Bye -
Siamo un po' allibiti. Sembra irreale. E adesso? Siamo qui nella terra di nessuno ad un apsso dalla Russia, in un capanno di legno ad aspettare gli orsi...pazzesco.Piazzo il 600 mm su una feritoia ed il 300 su un'altra. Non resta che attendere. Laura si mette alla finestra con il binocolo e punta la foresta in fondo, oltre la radura. Lì davanti è Russia.

Corvi imperiali, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
 Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1

Avanza con passo deciso. Sa dove andare. Punta al primo posto di rifornimento, e si abbuffa. Mangia veloce e guardingo. Annusa l'aria e si guarda in giro, ma è abbastanza rilassato. Da' l'idea di essere un veterano di questa radura. E si avvicina sempre di più, fino ad arrivare all'ultimo "food point" proprio davanti al capanno. Faranno 8 metri. Lo sentiamo sgranocchiare le crocchette e sbattere la lingua sul palato. Solo adesso Laura si rende conto che a separarci dal plantigrado c'è solo una porta di legno chiusa con un cordino. E lui ci guarda, lo sa che nel casotto c'è della gente. Ma è sicuro che l'associazione casotto + gente all'interno non è un pericolo, anzi si mangia. Trascorre meno di un'ora quando sulla destra appare una femmina con il suo cucciolo. In effetti il cucciolo è un po' grandicello. Un bamboccione? suppongo che questa sia stata l'ultima estate con la madre. Ripassano i punti dove ha già banchettato il grosso maschio. Si vede che è rimasto qualcosa. Guardano il maschio con circospezione mantenendo una certa distanza. Il giovanotto è un incredibile giocherellone e ne fa di tutti i colori. Corre, fa capriole sulla schiena, si gratta contro gli alberi.
Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Una veduta primordiale. Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon Ais 55/2.8 Micro
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-S 600/4 VR-G tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-I 300/2.8 ED tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
Orso bruno europeo, Carelia, Kuhmo Viiksimo - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-I 300/2.8 ED tripod Manfrotto 055 head Arca Swiss B1
prime luci del mattino: un'auto si sente in lontananza, lo spettacolo è finito

3 commenti:

  1. Ciao Valerio, voglio essere il primo a farti i complimenti per questo blog ma anche, conoscendoti bene, per la sincerità e la tua infinita passione dei tuoi intenti... Ora mi aspetto di vedere in questo blog le tue migliori immagini che ho avuto a volte la fortuna di ammirare in anteprima con il privilegio di sentire i tuoi entusiastici commenti!

    Buone foto!!

    Mauro

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  2. Che orsacchiottoni e chissà che sobbalzo quando sono arrivati.. spettacolare l'orso sulla schiena, (quasi) da accarezzare ;-)
    Fabio

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  3. Quasi...
    Il pradosso dell'orso è essere una belva faroce travestita da peluche. Qualcuno ha fatto confusione ed è finito divorato vivo, se ti capita guarda "Grizzly man" di Werner Herzog, è illuminante. Ok, gli orsi europei sanno comportarsi bene con l'uomo. Secoli di fucilate e tagliole hanno lasciato un segno indelebile direi una sorta di impronta culturale che, nei plantigradi americani e siberiani è del tutto assente. I nostri scappano, quegli altri te magnano!

    Grazie Fabio del passaggio e del commento.

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