contro- intestazione

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Canada Quebec Nord Occidentale

Verso kilometri di tundra.
Il tempo pessimo ci ha spinto ad abbandonare la Gaspesie e a fare ritorno sulla costa Nord. La nostra intenzione era quella di fare uno stop a Tedussac per incontrare le balene vis a vis. Certo, la speranza era quella di andare incontro al bel tempo. Le nebbie della Gaspesie, accompagnate dalle forti piogge, speravamo restassero al di là della baia di San Lorenzo. Invece ci hanno seguito, con pervicace insistenza. Ci sta, anche questo fa parte del gioco.

Traghetto Matane - Baie Comeau, tutti in fuga dal maltempo della Gaspesie, canneti e acquitrini alla confluenza del fiordo del Saguenay
 nel Lago Saint Jean. Infine lungolago Saint Jean con nubi minacciose. Quebec - Agosto.
Nikon D700,ob. Nikon AF-S 24-70/2.8 ED G; Nikon D300,ob. Nikon AF-S 60/2.8 Micro; Nikon D3,ob. Nikon AF-S 24-70/2.8 ED G.
Sulla strada 167 direzione Chibougamau, Quebec- Agosto
Nikon D300, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II hands hold.
La Route du Nord.
Al termine della lunga salita del fiordo del Saguenay, lungo la strada172, ci aspettavamo di trovare il grande lago Saint Jean immerso in un paesaggio da "grande Nord". Niente di tutto questo. La zona del Lago Saint Jean è un'area votata all'agricoltura e all'industria, è molto urbanizzata e distante un milione di chilometri dagli orizzonti nordici da poco lasciati sulla costa del San Lorenzo. Di qui la nostra scelta di puntare decisi verso Nord seguendo la strada 167. E ci saremmo accontentati di arrivare a Chibougamau per poi ritornare verso sud passando per Val d'Or. Ma a Chibougamau abbiamo scoperto dell'esistenza di un nastro di terra battuta, lungo oltre 420 chilometri, che attraversa il nord selvaggio del Quebec. Come resistere...

Imbocchiamo la Route du Nord a Chibugamau Quebec - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-s 70-200/2.8 VR II e Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED.
La Route du Nord, 426 Km di terra battuta. Quebec du Nord - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 70-200 /2.8 VR II hands hold.
La tundra paludosa lungo la Route du Nord, Quebec du nord - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-s 70-200/2.8 VR hands hold.
Bosco boreale a Chibugamau Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Gitzo GT 3541LS Arca B1.
Fiume e rapide lungo la Route du Nord, Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Gitzo GT 3541LS Arca B1.
Tundra boreale e fiumi rossi di tannino lungo la Route du Nord Quebec - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-s 70-200/2.8 Micro e Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED.
Gli incendi del Quebec.
Sono passati quasi trent'anni, ma i danni devastanti dell'incendio del 1983 sono ancora qui, tutti da vedere. Per chilometri e chilometri la Route du Nord attraversa lande di pini boreali carbonizzati. Uno spettacolo tristissimo che ci ha accompagnato per molte ore. In questo paesaggio desolato e desolante ho cercato tracce di ripresa della vegetazione d'alto fusto. E ci sono, ma è evidente che occorreranno molti anni ancora prima che questa foresta torni ad essere tale. Ma dove il fuoco fu veramente devastante, ha consumato il suolo fino alla roccia spogliandola di ogni forma di vita. Credo che in questi punti non vi sia possibilità di ripresa. In termini di estensione abbiamo scoperto che c'è di peggio. Più a nord, nel 1989 si è scatenato un inferno che ha distrutto una superficie di foresta grande come il Piemonte ...

Bosco boreale carbonizzato nell'incendio del 1983, Route du Nord Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Gitzo GT 3541LS Arca B1.
Lembi di foresta boreale scampati al disastro del 1983. Route du Nord, Quebec - Agosto.
Nikon D300, ob Nikon AF-S 200-400/4 VR II G, Gitzo GT 3541LS Arca B1, photomerge 3 scatti.
Cartello informativo sugli incendi del Quebec. Route du Nord Quebec - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II ED G.
Bosco boreale vivo e morto, Route du Nord Quebec - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II ED G, Gitzo GT 3541LS Arca B1.
Bosco boreale vivo e vegeto, Route du Nord Quebec - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II ED G, Gitzo GT 3541LS Arca B1.
Cascata Rupert. Quebec - Agosto.
Nikon D3, ob Nikon AF-S 70-200/2.8 VR II ED G, Gitzo GT 3541LS Arca B1; photomerge di 10 scatti.

Boschi e laghi a perdita d'occhio, la riserva faunistica de La Vérendrye.
Ragioni strettamente Logistiche, non avevamo abbastanza benzina nel serbatoio, ci hanno impedito di affacciarci sulla baia di Hudson. Quindi al termine del percorso della Route du Nord, a malincuore, abbiamo diretto il volante verso sud. Ma Montreal è ancora lontana e si deve attraversare tutta la sconfinata regione della Vérendrye. Onestamente non immaginavo tanto. Si tratta di un'area che non ha misura in termini europei. Ogni lago, ogni fiume, è costellato di campeggi per pescatori, un vero paradiso per gli amanti della pesca. Ciò significa camper, mini lodge e discese all'acqua per imbarcazioni al traino. Un'industria della pesca sportiva, ben regolamentata e strettamente controllata dai guardaboschi in servizio h24. Questi laghi e queste foreste di betulle e pini pullulano di fauna e sono di una bellezza disarmante. Ah, avere più tempo!!

Sulla riva di uno dei mille laghi della regione di La Vérendrye, Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, pola Gitzo GT3541LS, arca B1.
Intorno al lago. Riserva Faunistica de La Vérendrye Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Pola, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Spiaggie di lago . Riserva Faunistica de La Vérendrye, Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Pola, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Sulla spiaggia non si trovano conchiglie (!!)
Riva del lago. Riserva Faunistica de La Vérendrye. Quebec - Agosto.
Nikon D700, ob. Nikon AF-S 200-400/4 VR II ED, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Riva del lago. Riserva Faunistica de La Vérendrye. Quebec - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Gitzo GT3541LS Arca B1.
In riva al lago. Riserva Faunistica de La Vérendrye. Quebec - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Pola, Gitzo GT3541LS Arca B1.
Tana del castoro e american Robin
Anche gli orsi cadono vittime della strada

A questa opulenza di natura i canadesi sono abituati. Fuori dall'uscio delle loro case sanno che ci sono alci, volpi, orsi e oche in gran numero. Mi sembra di intuire che credano che la loro riserva di natura sia illimitata. Ho avuto la sensazione di questo osservando come sia spigliato il loro rapporto con la foresta e il mare: un grande frigorifero da cui prelevare quello che più aggrada, quando e come lo si desidera. Ma cari amici del Quebec, in fondo lo sapete che non è così. Lo sanno i pescatori dei laghi della Vérendrye che si devono spingere sempre più lontano per insidiare trote e lucci. Lo sanno i cacciatori, anche se danno la colpa ai Coyote della diminuzione dei cervi dalla coda Bianca, lo sanno i nativi che non possono scordare le storie dei loro nonni. Credo che il Quebec debba seriamente cominciare a fare i conti con la sua risorsa, perché un orso ucciso da un'automobile è molto, ma molto di più che un predatore in meno nella foresta.

In canoa sul lago Monroe, PN Mont Trembalnt. Quebec - Agosto.
Nikon D300, ob. Nikon AF-S 70-200/2.8 AF-S VR II G, hands hold 
saluti dal Quebec

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