24 febbraio 2019.
Torno in posti che ho già visitato. In verità lo faccio spesso, spessissimo, sono un abitudinario, non chiedetemi perché ...
Torno in posti che ho già visitato. In verità lo faccio spesso, spessissimo, sono un abitudinario, non chiedetemi perché ...
Una bella giornata di sole e neve in montagna!!! Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Ad inizio febbraio l'amico Paolo mi telefona: "Dai Valerio, vengo a prenderti e andiamo". E andiamo "dove", sono fuori forma, ho un dito scassato, i postumi di un'influenza che sembra non voler finire mai e nei fine settimana ci sono 300 impegni inderogabili. Mi guardo indietro e mi accorgo che è da settembre che va avanti così, senza sosta: lavoro, guidare, trasferte, accompagnamento a visite ospedaliere e supermercati, tanti supermercati. Nemmeno il Natale ha dato tregua, ci speravo in quei tre giorni di ferie ed invece nemmeno quelli (altre faccende ospedaliere su cui sorvolo). Paolo ha ragione, prima che questo breve inverno tiri le stringhe, dobbiamo trovare 1 giorno. Una Domenica, santa, su in Valsavarenche: "Paolo ci sei mai stato? Nooooo???? Allora andiamo". Ritrovo alle 4.30 a Santhià e si riparte per Pont, fine-strada della Valsavarenche.
Arriviamo alle 7.30, il cielo è chiaro e la valle è tutta in ombra. Al parcheggio notiamo una bella volpe che trotterella tra le auto, due giovani fotografi la seguono a distanza; fermo la Panda, la fotocamera con il grandangolo è sotto il sedile, il tele è nello zaino: non c'è tempo, scendo deciso, senza guanti berretto e giacca, afferro la fotocamera e faccio due passi sul ghiaccio. Cazzo, ma che freddo fa??????? Idea abortita, torno alla Panda e mi infilo tutto, anche le moffole, lei sta lì tranquilla e ci osserva, c'è tutto il tempo. In realtà no, poco dopo sopraggiungono altri due altri fotografi, molto svelti e determinati, che richiamano la volpe come si fa con un gatto. La portano dietro l'albergo e qui nella neve alta, con l'aiuto di qualche bocconcino di carne surgelata, improvvisano un set "wild" di ritratti stretti tra gli sbuffi di neve. Li osservo e per un istante penso che potrei prendere anche io un bel primo piano della volpe, mi basta il tele che è lì nel mio zaino. Mentre ci rifletto, nel rumore delle raffiche da 12 fps, Paolo mi guarda perplesso: sì ha ragione, che me ne faccio di QUESTO ritratto? Cosa centra questa roba con quella fotografia Naturalistica che da quasi 40 anni mi strega, mi abbaglia, mi fa fare cose strane, anche un po' folli? Niente, proprio niente, lo so. Il tele se ne resta nello zaino, me lo carico sulle spalle e partiamo per la Poderale del Nivolet dove certamente ci saranno camosci e stambecchi e, con un po' di fortuna, incroceremo il volo dell'aquila o del gipeto.
Partiamo, sui profili delle rocce che iniziano ad illuminarsi già vediamo i primi stambecchi, poi più avanti, dei giovani capretti in equilibrio su rocce gialle ed infine, al limitare di una curva un bellissimo stambecco maschio sembra aspettarci.
Arriviamo alle 7.30, il cielo è chiaro e la valle è tutta in ombra. Al parcheggio notiamo una bella volpe che trotterella tra le auto, due giovani fotografi la seguono a distanza; fermo la Panda, la fotocamera con il grandangolo è sotto il sedile, il tele è nello zaino: non c'è tempo, scendo deciso, senza guanti berretto e giacca, afferro la fotocamera e faccio due passi sul ghiaccio. Cazzo, ma che freddo fa??????? Idea abortita, torno alla Panda e mi infilo tutto, anche le moffole, lei sta lì tranquilla e ci osserva, c'è tutto il tempo. In realtà no, poco dopo sopraggiungono altri due altri fotografi, molto svelti e determinati, che richiamano la volpe come si fa con un gatto. La portano dietro l'albergo e qui nella neve alta, con l'aiuto di qualche bocconcino di carne surgelata, improvvisano un set "wild" di ritratti stretti tra gli sbuffi di neve. Li osservo e per un istante penso che potrei prendere anche io un bel primo piano della volpe, mi basta il tele che è lì nel mio zaino. Mentre ci rifletto, nel rumore delle raffiche da 12 fps, Paolo mi guarda perplesso: sì ha ragione, che me ne faccio di QUESTO ritratto? Cosa centra questa roba con quella fotografia Naturalistica che da quasi 40 anni mi strega, mi abbaglia, mi fa fare cose strane, anche un po' folli? Niente, proprio niente, lo so. Il tele se ne resta nello zaino, me lo carico sulle spalle e partiamo per la Poderale del Nivolet dove certamente ci saranno camosci e stambecchi e, con un po' di fortuna, incroceremo il volo dell'aquila o del gipeto.
Partiamo, sui profili delle rocce che iniziano ad illuminarsi già vediamo i primi stambecchi, poi più avanti, dei giovani capretti in equilibrio su rocce gialle ed infine, al limitare di una curva un bellissimo stambecco maschio sembra aspettarci.
Appena arrivati al parcheggio di Pont. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Salita lungo la Poderale del Nivolet. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
stambecco. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800e ob. Nikon AFs 60/2,8 micro ED G. |
Giovane stambecco. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Stambecco, di spalle. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Ok, non siamo i soli ad aver avuto la brillante idea di affrontare un sentiero facile facile, assolato e ricco di incontri garantiti. Il percorso faonistico della Poderale del GranPa oggi è da condividere con nutrito gruppo di fotografi organizzatissimi. Trattasi di workshop, scopriamo, organizzato da tale "Pixcube". Non so cosa sia, ma sono persone gentili e molto rispettose; ferme a circa trenta metri dallo stambecco di cui sopra, intente ad osservarlo attraverso potenti teleobiettivi, fremono nella speranza che il "cornuto" degni di un profilo. I Pixcuber hanno creato una sorta di barricata umana che ostruisce del tutto la strada. Io e Paolo siamo costretti all'attesa. Ci va un po', tipo mezzora, prima che il gruppo decida di liberare il passo. Va detto che ad accelerare le cose hanno aiutato i frammenti di ghiaccio e pietre che cominciano a precipitare dall'alto, perchè il sole qui picchia duro e il ghiaccio della notte terrà ancora per poco.
Proseguiamo, raggiungiamo lo stambecco che, tranquillo prende la sua strada e raggiunge due soci più in alto. Lo reinconreremo a sera, a sole calato, intento a spazzare la neve con lo zampone per liberare l'erba della cena. La strada sale dolcemente e in poco tempo siamo al primo tunnel. All'interno scopriamo grosse stalattiti di ghiaccio, spettacolari quanto trasparenti come vetro. Più in alto c'è più neve, ma è comunque poca e si sta sciogliendo rapidamente. Superiamo le impronte di un ermellino ed ecco che siamo in zona camosci. Esattamente come 5 anni fa trovo i camosci su queste rocce colorate. Ci guardano dall'alto, con i loro occhioni enormi ed oggettivamente dolcissimi. Uno è a bordo strada e si crogiola al sole, si alza solo quando arrivo a meno di 20 metri. Senza troppo scomporsi mi guarda dritto e si allontana. Arriva il momento PaninoTime; seduti sull'erba secca fuori del diaframma della seconda galleria, ci godiamo la vista di un pezzo miracolato di Alpi occidentali, riflettiamo ad alta voce sulla fotografia, sulla Natura, sull'interesse crescente generato dalla combinazione di questi due elementi. 26 anni fa in un sabato di luglio ero da solo, io ed il mio teleobiettivo, tra gli stambecchi al col del Nivolet. Oggi in pieno inverno abbiamo incontrato almeno 40 fotografi armati della meglio tecnologia disponibile. L'azione di ricerca di belle immagini di Natura è un divertentissimo gioco del corpo e della mente, mi auguro che questo "gioco" conduca anche consapevolezza su quel che si osserva e su come si debba osservarlo. Beh, complessivamente, tolta la tara della vicenda shooting - fox, forse vale la pena essere ottimisti.
Blocco stradale. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Pixcube in action. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Gli ultimi resistono impavidi. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Tutti qui per LUI. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Stalattiti di ghiaccio nei tunnel della poderale. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G , Leofoto LS-254C e LH30. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Impronte di ermellino. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D800 ob. Nikon AFs 18-35/3.5-4.5 ED G. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, mano libera. |
Giovani stambecchi giocolieri. Valsavarenche (AO) - Febbraio. Nikon D500 ob. Nikon AFs 200-400/4 ED G VR II, Leofoto LS-254C e LH30. |
Disfatto ma contento. |
meno male che torni, anche a pubblicare. è sempre un piacere!
RispondiEliminaGrazie Marina. Fosse per me farei robe del genere tutti i giorni. Fosse per me ...
EliminaMeno male che non ti sei unito ai Foxisti...
RispondiEliminaBello bello, al di là della ressa come fossimo all'ennesimo supermercato, ormai la vedo un po' ovunque, una splendida giornata di passione naturalistica e bei luoghi.
A memoria, come si presenta la fauna rispetto a 5 anni prima, la percepisci in riduzione o grossomodo stabile, per quello che una giornata può dire.
Ciao Leo, un giorno come campione è troppo poco per fare statistica. 5 anni fa eravamo nel pieno dell'inverno, faceva un bel freddo, c'era MENO NEVE e soprattutto meno gente in giro, tirammo notte sulla via del Nivolet e ricordo più animali, ma ripeto un solo campione non fa statistica.
EliminaSe non ci sei mai stato devi andare in Valsavarenche. Prendi un WE e visiti anche il WPOY 2018 al forte di Bard. Se la tua morosa regge il tour conviene che la sposi perchè un'altra così non la trovi :)
Grazie del passaggio e a presto
Nel primo pomeriggio ho visto il Vale.. per un losco problema di traffico di.. Nikon.. e tra una cosa e l'altra mi dice: sai che siamo stati sul Gran-Pa io e il Paolo il quale ha un profilo..che vabbè poverino.. poco fa l'ho visto e ne sono perplesso.. averlo io quel profilo.. ci metterei la firma..
RispondiEliminaIntanto questa sera mi sono spazzato via un bel po' di una minestra di Porcini & castagne.. un filo d'olio crudo e i crostini.. vabbè inizio a dimagrire da domani..
Bello il percorso che avete fatto.. peccato che non mi sia più possibile fare simili avventure.. bravi.. mi avete fatto passare una decina di minuti contento di vedervi..
Ciao cugi. Lo sai vero che amo le tue foto? hanno quel certo "je ne se qua" che è la tua firma. Le distinguerei fra mille. TVB. A presto!
RispondiEliminaCiao Valerio, il titolare di Pixcube è la persona che mi ha dato il contatto di RCE Foto per la D5 che cercavi. Confermo l'approccio etico e di rispetto del paesaggio alla base di ogni workshop Pixcube (ne ho fatti diversi). A presto / Gianluca
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