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Vancouver Island

Dove il mare e la montagna si uniscono.
C'è un luogo al mondo dove un mare verde e pieno di vita, lambisce una costa frastagliata e selvaggia, dove profonde foreste di conifere crescono dal limite di marea fino alle cime innevate. E' una specie di Svizzera disabitata, con il mare a riempire i fondo valle e dove non è difficile incontrare un orso nero intento a sgranocchiare mitili mentre, in fronte a lui, si alza lo sbuffo di una balena grigia. La British Columbia e l'Isola di Vancouver in particolare sono questo straordinario pezzo di mondo.

In canoa a Quadra Island. Isola di Vancouver British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Fujichrome Sensia 100.

Già la città di Vancouver, appena sbarcati all'aeroporto, affascina chi proviene del vecchio mondo. La parete di pietre con cascata, decorata da totem Haida, è il biglietto da visita della British Columbia, un biglietto che proietta il viaggiatore in una dimensione a mezzavia tra Indiana Johns e Jurassik Park (avranno chiesto mica una consulenza a Spielberg?). Gli alti grattacieli di ferro e vetro, verde azzurri, svettano in ogni dove. Poi la strada si apre e appare il Lion Bridge. Attraversarlo di sera è uno spettacolo cinematografico. Ma oltre il fiume Fraser verso nord, non c'è più traccia di palazzi e grattecieli. Qui tra i boschi di conifere si celano migliaia di case basse, ville di legno in perfetto stile canadese. Qui passa la strada per lo scalo traghetti per Vancouver Island.

I palazzi di vetro verde della città di Vancouver.
Nikon F4, ob. Nikon AF 180/2.8 ED-IF.
La città di Vancouver e la vetta del monte Baker visti dal traghetto per l'isola di Vancouver.
Nanaimo British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-I 300/2.8 ED-IF. Fujichrome Sensia 100.
Laguna di Parksville durante la bassa marea.
Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.
Shoreline della laguna di Parksville.
Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.
Limite del mare alla bassa marea. Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.
Nikon F4, ob Nikon AI-s 16/2.8 Fisheye, Sensia 100.
Laguna di Parksville. Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.
Kayaker nella Laguna di Parksville. Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.
Laguna di Parksville alla sera con marea crescente.
Isola di Vancouver, British Columbia, Canada - Giugno.

L'Isola di Vancouver è enorme, le sue strade ampie e dolci sono un invito ad esplorarla, ma le distanze sono tali per cui le ore di auto si sprecano. Da Parksville a Telegraph Cove, a memoria, ci vogliono 4 o 5 ore di auto, rigorosamente a 90km/h: è necessario fare bene i conti. Per esplorare quest'isola e i mille isolotti che costituiscono l'arcipelago della BC costiera, una vita non basta. Nei pochi giorni della nostra permanenza abbiamo solo potuto cogliere la vertigine di opportunità offerte da questi luoghi. Qui sto mostrando solo qualche scorcio del lato orientale dell'isola, dove il mare che si insinua nel Johnston Channel a sud si allarga nel Georgia Strait. Qui la costa dell'isola è bassa e sabbiosa. Un paradiso per molluschi del fango e per le foche comuni. Sull'altra sponda del canale invece un arcipelago infinito di isole di granito e di fiordi si affacciano dalla BC continentale. Durante le variazioni di marea l'oceano crea forti correnti, fiumi d'acqua salata che si avvitano in gorghi impressionanti. Negli altri momenti della giornata invece è quiete, calma lacustre. In questi specchi d'acqua scura è un piacere navigare a bordo di un piccolo kayak marino, pagaiando osservati dagli occhioni scuri e curiosi delle foche comuni e dei leoni marini.

Tronchi lungomare, Georgia Strait Isola di Vancouver British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Fujichrome Velvia 50.
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1.
Airone lungo la costa del Georgia Strait. Isola di Vancouver british Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob. Nikon AF 180/2.8 ED. Fujichrome Velvia 50.
Aquile americane. Parcheggio supermarket di Parksville.Airone lungo il Johnston Channell, Parksville.
Foca Comune ripresa dalla canoa, Quadra Island.
Vancouver Island British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-I 300/2.8 ED-IF. Fujichrome Sensia 100.
Granite Bay, Quadra Island, Vancouver Island British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED. Fujichrome Velvia 50.

Una delle tante Isole che strozzano il passaggio dell'oceano Pacifico, tra l'isola di Vancouver e la BC continentale, è Quadra Island. Completamente ricoperta di vegetazione, l'isola è collegata a Campbell River da un Ferry GRATUITO. La traversata del Johnston Channel dura una ventina di minuti e l'isola è comodamente esplorabile in automobile. Sono molte le strade, principalmente non asfaltate, che serpeggiano all'interno dell'isola. Noi ci siamo spinti fino a Granite Bay, attraversando boschi in ricrescita. Sì, perché tutta l'isola è soggetta a taglio periodico del bosco. Il legname è una voce molto importante dell'economia della BC. Anche se le foreste attuali sono la declinazione ridotta della Canopy originale,attraversando l'isola ci si rende conto di cosa doveva essere la foresta primordiale che copriva questi territori al tempo della prima colonizzazione.

Boschi e ruscelli nel cuore di Quadra Island, British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED- IF, Fujichrome Velvia 50,
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1

Boschi e ruscelli nel cuore di Quadra Island, British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED- IF, Fujichrome Velvia 50,
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1.
Bosco di piante giovani. Quadra Island, British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED- IF, Fujichrome Velvia 50,
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1.
Artiglio del Diavolo. Quadra Island, British Columbia, Canada - Luglio.Nikon F4s, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED- IF, Fujichrome Velvia 50,
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1.
Il muschio ricopre tutto. Quadra Island, British Columbia, Canada - Luglio.Nikon F4s, ob Nikon AF-I 300/2.8 ED- IF, Fujichrome Velvia 50,
Tripod Manfrotto 190 head Arca B1.

Piccoli torrenti, rossi tannino, attraversano questi boschi. In passato non c'era rigagnolo, corso d'acqua, torrente che non fosse interessato dalla risalita del Salmone del Pacifico (in tutte le sue sottospecie). Era proprio il salmone a rendere fertile questo sottobosco di humus in decomposizione. Le foreste primigenie  prosperavano grazie all'apporto di fosfati dispersi nella foresta dagli orsi e dagli altri predatori che si precipitavano sulle rive dei fiumi a prelevare pesci in risalita. Oggi di orsi neri ve ne sono ancora, anche su Quadra Island, ma di salmoni non più. Questo equilibrio spezzato ha portato ad un impoverimento naturale della foresta. I giovani wapity sanno comunque trovare erba fresca, magari nel prato di qualche villetta.

Un giovane cervo americano nel prato di una casa vacanze.
Quadra Island Vancouver Island British Columbia, Canada - Luglio.
Nikon F4s, ob. Nikon AF-I 300/2.8 IF-ED. Fujichrome Velvia 50, car window.
La British Columbia e lo sfruttamento della risorsa forestale. Ma fino a quando??
La British Columbia, da oltre un secolo, esporta legname pregiato in tutto il mondo. Le infinite estensioni di Red Cedar e monumentali sequoie, che ai primi coloni sembrarono inesauribili, hanno subito il taglio metodico fin dalla metà dell'800. Tronchi enormi, mastodontici, sono stati abbattuti e trascinati verso il mare prima con l'ausilio paranchi a vapore poi con potenti trattori diesel (consiglio visita al museo di Campbell River). L'invenzione della praticissima e leggera sega a catena, con motore a scoppio, ha dato un'accelerazione formidabile alle attività di disbosco. Tutto questo, fino ad anni recenti, senza un minimo di pianificazione. Su Quadra Island non ho incontrato alberi enormi. Ho trovato però le tracce del taglio della foresta, tracce risalenti agli anni '50 o '60. I ceppi di grosse conifere sono lì, a centinaia, a marcire nel sottobosco. Su questi ceppi sono ancora visibili le tacche dove il boscaiolo inserì, più di 60 anni fa, l'asse d'appoggio. Oggi la foresta di Quadra Island appare la caricatura di quello che doveva essere già solo nell'immediato dopoguerra. La crescita delle conifere è lenta, lentissima, e la fame di nuovo legname sembra inesauribile. Così mentre mi aggiravo tra i tronchi in disfacimento nel un sottobosco umido, a pochi metri camion di trasporto legna rombavano sulla strada in terra battuta. L'uomo non si ferma. Mai.

In alcuni punti dell'isola di Vancouver la foresta è stata preservata. Certo non è facile imbattersi in mastodonti di 3m di diametro, ma almeno è possibile cogliere il significato di Foresta Pluviale Temperata. Le grandi sequoie e i colossali Red Cedar permangono nelle valli più nascoste e difficili da raggiungere. In altri luoghi, come nel parco nazionale del Pacific Rim, è l'uomo che ha deciso di fermarsi, salvando così questi frammenti di natura maiuscola. Ma tutto ciò è sull'altro versante dell'isola, lungo la costa del Pacifico. Argomento per un nuovo post!

Laura Fish and Chips 40$$ e Vale braghe corte

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