Questo inverno sono tornato in montagna. Facendo di necessità virtù, come per la scorsa estate, ho diretto l'automobile verso la vicina Val Sessera, e ho fatto bene. In 3 gite invernali ho avuto la possibilità di assaggiare quello che offre questa piccola deliziosa vallata e adesso sta nevicando di brutto.
Cima di Bo Biellese (2556m) visto da Boccheto Sessera. Val Sessera -
Febbraio. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC @560, mano libera. |
21 gennaio 2024: da Bocchetto Sessera a Colma della Quara e ritorno
Come sarà la val Sessera in inverno? Me lo chiedo da un po', ma solo il 21 gennaio di quest'anno mi sono dato una risposta. Eccola qui la valle del fiume Sessera e degli altri torrenti che ho imparato a conoscere nelle ultime 4 estati. Fredda, come freddo sa essere l'inverno, e oscura, come lo sono i versanti che restano in ombra nei mesi dalle giornate corte. La poca neve dell'inverno 2023-2024 la trovo sulla strada (percorso F5) che dal Bocchetto Sessera scende alla Casa del Pescatore. Non è neve, ma una lastra di ghiaccio scivolosa su cui i miei ramponi nuovi giustificano la loro presenza. Scendo rapido, arrivo al fiume e bandalzoso prendo la via per l'Asnas: sentiero F13 quindi poi, al bivio, F17. Lo zaino è bello carico come il mio solito, ma il fiato e le gambe ci sono. La salita è veloce e piacevole, fino al bivio prima del Poggio della Pietra Bianca. Qui devio a destra per seguire il sentiero F17 che punta alla Colma della Quara. Ma ho fatto male i conti, sul colle la neve è alta e sprofondo fino al ginocchio, così fatico come un asino fino al cambio pendenza. Arrivo distrutto alla Quara, madido di sudore, nonostante indossi solo la maglia termica ed un pile leggero. Mi fermo al cartello, cambio i vestiti mentre il cielo si copre. La temperatura precipita, mi copro con tutto quello che ho, mangio uno snack e non ho sete, meno male perchè la borraccia è rimasta all'automobile. Faccio qualche foto con i tele, punto verso il Mucrone e alla cresta dall'altra parte della valle, la Colma Bella, e scopro che c'è gente dappertutto, escursionisti ovunque, ma non qui su per l'Asnas. Ho con me l'800mm e lo dirigo verso le pietraie dell'anticima qui accanto. A occhio nudo non li avrei mai visti i 4 camosci che stabulano tra i ciuffi di erba gialla. Vorrei provare ad avvicinarli, ma il freddo mi morde i piedi. Benedetti scarponi Scarpa Ladak, lo sapevo che non erano adatti all'inverno, a malincuore decido di rientrare. A sera le nuvole si diradano, arrivo all'automobile in tempo per vedere le ultime luci sulle gobbe dell'Asnas.
Come sarà la val Sessera in inverno? Me lo chiedo da un po', ma solo il 21 gennaio di quest'anno mi sono dato una risposta. Eccola qui la valle del fiume Sessera e degli altri torrenti che ho imparato a conoscere nelle ultime 4 estati. Fredda, come freddo sa essere l'inverno, e oscura, come lo sono i versanti che restano in ombra nei mesi dalle giornate corte. La poca neve dell'inverno 2023-2024 la trovo sulla strada (percorso F5) che dal Bocchetto Sessera scende alla Casa del Pescatore. Non è neve, ma una lastra di ghiaccio scivolosa su cui i miei ramponi nuovi giustificano la loro presenza. Scendo rapido, arrivo al fiume e bandalzoso prendo la via per l'Asnas: sentiero F13 quindi poi, al bivio, F17. Lo zaino è bello carico come il mio solito, ma il fiato e le gambe ci sono. La salita è veloce e piacevole, fino al bivio prima del Poggio della Pietra Bianca. Qui devio a destra per seguire il sentiero F17 che punta alla Colma della Quara. Ma ho fatto male i conti, sul colle la neve è alta e sprofondo fino al ginocchio, così fatico come un asino fino al cambio pendenza. Arrivo distrutto alla Quara, madido di sudore, nonostante indossi solo la maglia termica ed un pile leggero. Mi fermo al cartello, cambio i vestiti mentre il cielo si copre. La temperatura precipita, mi copro con tutto quello che ho, mangio uno snack e non ho sete, meno male perchè la borraccia è rimasta all'automobile. Faccio qualche foto con i tele, punto verso il Mucrone e alla cresta dall'altra parte della valle, la Colma Bella, e scopro che c'è gente dappertutto, escursionisti ovunque, ma non qui su per l'Asnas. Ho con me l'800mm e lo dirigo verso le pietraie dell'anticima qui accanto. A occhio nudo non li avrei mai visti i 4 camosci che stabulano tra i ciuffi di erba gialla. Vorrei provare ad avvicinarli, ma il freddo mi morde i piedi. Benedetti scarponi Scarpa Ladak, lo sapevo che non erano adatti all'inverno, a malincuore decido di rientrare. A sera le nuvole si diradano, arrivo all'automobile in tempo per vedere le ultime luci sulle gobbe dell'Asnas.
La Val Sessera, versante di Bilemonte visto dalla Colma della Quara (1644m). Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, fotomerge di 6 scatti, mano libera. |
Appena lasciato il Bocchetto Sessera in discesa per casa del Pescatore e bivio dell'Alpe Briolo. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Colma della Quara (1644m). Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Il Monticchio visto da Colma della Quara (1644m). Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII. |
Faggete .Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII, mano libera. |
La spalla del Mucrone: qualcuno sale. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII, mano libera. |
La spalla del Mucrone: un alpeggio. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon Z 800/6.3 S, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
Colma della Quara (1644m), fa freddo. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Anticima dell'Asnas vista dalla Colma della Quara (1644m). Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Tra le pietre del fianco della montagna scovo 4 camosci. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9 in DX, ob Nikon Z 800/6.3 S, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
In discesa verso il fondovalle. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Impronta di capriolo. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Il panettone dell'Asnas visto dal Bocchetto Sessera. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII, mano libera. |
Dal Bocchetto Sessera si vede bene il Monviso. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII, mano libera. |
Il Gruppo del Rosa visto dal Bocchetto di Luvera. Val Sessera (BI) - Gennaio. Nikon Z9, ob Nikon AFs 300/4 PF + FTZII, fotomerge di 6 scatti, mano libera. |
4 febbraio 2024: Bocchetto Sessera, cima dell'Asnas e ritorno.
Il fatto di non essere riuscito a salire la cima dell'Asnas mi bruciava alquanto, quindi ci riprovo la prima domenica di febbraio. Giornata magnifica, forse troppo, quasi primaverile. La neve di due settimane prima è sparita, i ramponi mi sembrano inutili. In realtà appena imbocco la strada che dal Bocchetto scende al fondovalle mi bastano 2 passi per cambiare idea: di ghiaccio ce n'è ancora e tanto, senza i ferri non si sta in piedi. Questa volta taglio, non scendo alla casa del Pescatore, ma preferisco il sentiero F9 che parte dall'area pic nik Druetto, passa per l'alpe omonimo, e conduce veloce (F9b) sul Sessera al ponte Milizia. Da qui riprendo il noto percorso F17. Causa una serie di giornate assolate e calde, tutta la neve del versante sud della val Sessera è completamente scomparsa. Ne approfitto per accorciare le distanze: al primo tornante sul percorso F13 direzione alpe Briolo, mollo la strada per avventurarmi dritto su per il bosco. Il percorso è ripidissimo, sotto i rami di faggi poi larici, per proseguire con passo più sicuro decido di calzare i ramponi, mi aiuteranno a non scivolare sull'erba secca e sugli accumuli di foglie di faggio. Spunto così, in qualche modo, al Poggio della pietra Bianca dopo aver attraversato un bel bosco di betulle, ho risparmiato tempo? Mah. Da qui riprendo il sentiero F17. Come detto non c'è più neve, arrivo alla Coma della Quara con gambe buone e voglia di proseguire. Ho una sete pazzesca, per risparmiare peso (perchè faccio questa cazzate?) non ho con me la borraccia mi tocca mangiare la neve che in qualche avvallamento si è conservata. La salita è un calvario, l'Asnas è composta da due anticime che ingannano: credi di essere arrivato, ma poi c'è un altro bozzo d'erba inaridita da scalare e poi un altro. Arrivo in vetta alle 16.20 con la lingua di fuori e i crampi alle cosce. La temperatura è mite, schiaccio un pisolino sul prato di paglia, si sta da dio. Il rientro fila liscio fino alla casa del Pescatore. decido infatti di seguire la strada (F5) perchè è ormai buio. La torcia frontale mi guida durante quei maledetti 45 minuti di salita in cui sarà un continuo togli e metti ramponi. Arrivato al Bocchetto Sessera scopro di essere l'ultimo: c'è solo la mia auto nel parcheggio. Ho una sete da pazzi, la fonte spara fuori acqua poco sopra lo zero, va bene uguale. E' stato bellissimo.
Il fatto di non essere riuscito a salire la cima dell'Asnas mi bruciava alquanto, quindi ci riprovo la prima domenica di febbraio. Giornata magnifica, forse troppo, quasi primaverile. La neve di due settimane prima è sparita, i ramponi mi sembrano inutili. In realtà appena imbocco la strada che dal Bocchetto scende al fondovalle mi bastano 2 passi per cambiare idea: di ghiaccio ce n'è ancora e tanto, senza i ferri non si sta in piedi. Questa volta taglio, non scendo alla casa del Pescatore, ma preferisco il sentiero F9 che parte dall'area pic nik Druetto, passa per l'alpe omonimo, e conduce veloce (F9b) sul Sessera al ponte Milizia. Da qui riprendo il noto percorso F17. Causa una serie di giornate assolate e calde, tutta la neve del versante sud della val Sessera è completamente scomparsa. Ne approfitto per accorciare le distanze: al primo tornante sul percorso F13 direzione alpe Briolo, mollo la strada per avventurarmi dritto su per il bosco. Il percorso è ripidissimo, sotto i rami di faggi poi larici, per proseguire con passo più sicuro decido di calzare i ramponi, mi aiuteranno a non scivolare sull'erba secca e sugli accumuli di foglie di faggio. Spunto così, in qualche modo, al Poggio della pietra Bianca dopo aver attraversato un bel bosco di betulle, ho risparmiato tempo? Mah. Da qui riprendo il sentiero F17. Come detto non c'è più neve, arrivo alla Coma della Quara con gambe buone e voglia di proseguire. Ho una sete pazzesca, per risparmiare peso (perchè faccio questa cazzate?) non ho con me la borraccia mi tocca mangiare la neve che in qualche avvallamento si è conservata. La salita è un calvario, l'Asnas è composta da due anticime che ingannano: credi di essere arrivato, ma poi c'è un altro bozzo d'erba inaridita da scalare e poi un altro. Arrivo in vetta alle 16.20 con la lingua di fuori e i crampi alle cosce. La temperatura è mite, schiaccio un pisolino sul prato di paglia, si sta da dio. Il rientro fila liscio fino alla casa del Pescatore. decido infatti di seguire la strada (F5) perchè è ormai buio. La torcia frontale mi guida durante quei maledetti 45 minuti di salita in cui sarà un continuo togli e metti ramponi. Arrivato al Bocchetto Sessera scopro di essere l'ultimo: c'è solo la mia auto nel parcheggio. Ho una sete da pazzi, la fonte spara fuori acqua poco sopra lo zero, va bene uguale. E' stato bellissimo.
Alpe Druetto,Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Lungo il sentiero F9, scendendo verso il Sessera. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Lungo il sentiero F9b in basso trovo del bel ghiaccio. I cartelli dell'Oasi Zegna fanno solo casino. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Colma della Quara a 15gg di distanza. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Il gruppo del Monte Bo Biellese in questo nuovo inverno arido. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Risalgo uno dei tanti pendii di erba secca. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Val Sulla cima del Monte Bo Biellese c'è il bivacco Antoniotti (2556m). Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9 in DX, ob Nikon Z 800/6.3, mano libera. |
Il cippo sulla vetta dell'Asnas (2039m). Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Il gruppo del Monte Rosa visto dalla vetta dell'Asnas. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, fotomerge di 5 scatti, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
La cima del monte Bo Biellese dalla vetta dell'Asnas. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, autoscatto, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
Dalla vetta dell'Asnas parte una bella cresta che porta alla Bocchetta della Balma delle Basse. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
La cresta da ridiscendere. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, Leofoto LS-254C + Sunway XB44. |
Prati in discesa, verrebbe voglia di correre giù, ma c'è da rompersi il collo. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Erba disidratata, e ho una sete pazzesca. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Lascio alle mie spalle i panettoni di paglia dell'Asnas. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Colma della Quara, ultima sosta sulla via del rientro. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z7 II, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
11 febbraio 2024: Bocchetto Sessera, verso il Monticchio e rientro.
Finalmente negli ultimi giorni ha piovuto, questo vuol dire che in quota ha messo neve. Domenica 11 febbraio la mattinata si presenta nuvolosa, a Novara cade ancora qualche goccia, ma dura poco, le nuvole si sfilacciano ed il sole riappare. Convinco mia moglie a venir con me, ad andare a vedere cosa c'è su al Bocchetto Sessera. Arriviamo alla colma che son quasi le 13.00, e lo spettacolo è magnifico. Uno spesso strato di neve bianchissima ricopre tutto il versante, fa niente se è già molliccia e fondente, il sole la fa risplendere ed il profilo delle montagne è da incorniciare. Scarichiamo dall'auto le nostre racchette, realizzo solo ora che è da 10 anni che non le mettiamo ai piedi. La neve c'è ma è solo in alto ed è tardi, non ci possiamo permettere un'escursione lunga, quindi puntiamo al Monticchio, (sentiero F11) che si trova subito ad occidente del Bocchetto Sessera. Saliamo velocemente fino alla spalla dello spartiacque, qui la neve è decisamente profonda e ci rallenta il passo. Lo strato di neve è molto profondo e l'ampia superficie della racchetta mi aiuta ma sprofondo ugualmente fino al ginocchio. Il percorso è ripidissimo e si sale a vista. Arriviamo ad una sella che domina il bosco di pini della Val Sessera, qui decidiamo di rientrare, è stato solo un piccolo assaggio, di quelli che fan venire un gran appetito.
Finalmente negli ultimi giorni ha piovuto, questo vuol dire che in quota ha messo neve. Domenica 11 febbraio la mattinata si presenta nuvolosa, a Novara cade ancora qualche goccia, ma dura poco, le nuvole si sfilacciano ed il sole riappare. Convinco mia moglie a venir con me, ad andare a vedere cosa c'è su al Bocchetto Sessera. Arriviamo alla colma che son quasi le 13.00, e lo spettacolo è magnifico. Uno spesso strato di neve bianchissima ricopre tutto il versante, fa niente se è già molliccia e fondente, il sole la fa risplendere ed il profilo delle montagne è da incorniciare. Scarichiamo dall'auto le nostre racchette, realizzo solo ora che è da 10 anni che non le mettiamo ai piedi. La neve c'è ma è solo in alto ed è tardi, non ci possiamo permettere un'escursione lunga, quindi puntiamo al Monticchio, (sentiero F11) che si trova subito ad occidente del Bocchetto Sessera. Saliamo velocemente fino alla spalla dello spartiacque, qui la neve è decisamente profonda e ci rallenta il passo. Lo strato di neve è molto profondo e l'ampia superficie della racchetta mi aiuta ma sprofondo ugualmente fino al ginocchio. Il percorso è ripidissimo e si sale a vista. Arriviamo ad una sella che domina il bosco di pini della Val Sessera, qui decidiamo di rientrare, è stato solo un piccolo assaggio, di quelli che fan venire un gran appetito.
Il gruppo del Bo Biellese (2556m) visto da Boccheto Sessera. Val Sessera - Febbraio. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC @560, fotomerge di 5 scatti, mano libera. |
Lungo il sentiero F11. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
La salita B.Sessera Monticchio è ripida forte. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Neve molle e profonda. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
L'alta Valle e il monte Bo. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Gruppo del Bo e dell'Asnas. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Si vede bene come la neve sia solo sopra la quota 1100 m. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Neve in scioglimento. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Gruppo del Monte Rosa visto dal bocchetto di Luvera. Val Sessera - Febbraio. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC @560, fotomerge di 8 scatti, mano libera. |
Cime della Val sessera e scie di slavina. Bocchetto di Luvera Val Sessera - Febbraio. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC @560, mano libera. |
Cime della Val sessera e scie di slavina. Bocchetto di Luvera Val Sessera - Febbraio. Nikon Z9 ob. Nikon Z 400/2.8 S TC @560, mano libera. |
Al Bocchetto di Luvera asi fermano tutti ad ammirare il Rosa. Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
E questo signore qui, che è di CAMBURZANO, vende un formaggio SPETTACOLARE. BOCCHETTO SESSERA, Val Sessera (BI) - Febbraio. Nikon Z9, ob Nikon Z 24-70/4 S, mano libera. |
Bello! Un po' di invidia. Per il coraggio di andare in solitaria su quelle vette, con 15kg di zavorra, come minimo. Ma soprattutto per la capacità di raccontare per immagini di qualità e continuità.
RispondiEliminaCiao papà Leonardo !!
RispondiEliminaMacchè vette, l'Asnas è un panettone per chi ha il culo pesante come il mio. E' un posto molto bello ad un'ora di auto da casa. Ci sono andato anche il 25 aprile scorso, nevicava ed ero da solo, nel senso che all'alpe Artignaga c'ero solo io. Non sono salito in alto perchè faceva molto freddo e non ero attrezzato (scarponi nuovi? nel bagagliaio perchè sembrava uscisse il sole). Mi sono divertito come un matto, fotografato quasi niente, ma che bello essere soli nella foresta ...