Mi hanno chiesto, in relazione allo sforzo profuso per mettere in esposizione le mie foto del Parco Lame Sesia, cosa diamine mi spinge, dato lo scarso interesse registrato e l'assoluta assenza di alcun tipo di ritorno, a filare tanti soldi giù nel gabinetto.
Ed allora proviamo a spiegarci.
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La sala presso il Museo Faraggiana che ospita la mostra |
Per cominciare vorrei che vi dimenticaste della fotografia, delle fotocamere, degli obiettivi, di me e di quelli come me. Vorrei che pensaste solo alle persone con cui state bene, ai luoghi in cui siete stati bene, ai momenti emozionanti ma sereni, se non piacevoli, che nella vita avete vissuto. Ecco, ora parliamo del Parco delle Lame del Sesia e del perché da tre anni mi sbatto in modo estenuante per fare vedere, far circolare, le foto che ho raccolto all'interno di questo pezzo di natura selvaggia, dimenticato da tutto e tutti.
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Il bosco di San Nazzaro - Maggio. |
Ho già avuto modo di raccontare come tanti anni fa ho scoperto, a pochi chilometri da casa, una piccolissima, ma verace,
wilderness di pianura, un bosco impenetrabile su una terra paludosa, senza sentieri o strade che lo attraversano, con pochi punti di accesso e, lungo i fianchi del fiume, sterminati greti spacca-gambe. Una volta dentro, nell'ombra degli ontani, ho visto le “Lame”, ampi specchi d'acqua ricchi di vita sopra e sotto la superficie, riflettere le nuvole del cielo. Poi ho incontrato gli animali grossi e piccoli che sorprendentemente riescono a sopravvivere in così poco spazio. Infine ho tratto l’amara constatazione che se tutto questo vive e prospera è perché gli appetiti dell’uomo moderno sono rivolti altrove, riguardano esigenze e valori in cui il tronco di un pioppo secolare vale solo il peso della legna per il camino. Ho capito allora come l'esistenza di questo luogo sia intrinsecamente fragile, appesa ad una legge regionale di 40 anni fa e basterebbe una piccola variante di piano regolatore, per superiori ragioni di “interesse comune”, a stravolgere irrimediabilmente un ecosistema già troppo piccolo. E nel silenzio, nel disinteresse generale, in brevissimo tempo andrebbe distrutto ciò che la natura ha ricostruito in circa mezzo secolo di azione indisturbata.
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Bosco di San Nazzaro - Luglio. |
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Bosco di San Nazzaro - Giugno. |
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Bosco di San Nazzaro - Febbraio. |
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Tenuta Devesio - Dicembre. |
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Bosco di San Nazzaro - Novembre. |
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Greto del Sesia - Luglio. |
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Fiume Sesia - Giugno. |
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Bosco di San Nazzaro - Maggio. |
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Tenuta Devesio - Giugno. |
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Bosco di San Nazzaro - Maggio. |
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Canneto della Lama Grande - Maggio. |
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Bosco di San Nazzaro - Ottobre. |
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Bosco di San Nazzaro - Aprile. |
Io non voglio perdere questo capolavoro di alberi scomposti, rami caduti, siepi di more, cascate di fiori di acacia, letti di funghi “chiodini”, di incontri fortuiti con volpi e lepri, e faccia a faccia con lucci e tinche, no, non ci sto proprio e finché posso farò quanto mi è possibile affinché questo non accada. Ed allora parlo, scrivo, fotografo, mi sbatto per far conoscere, per spiegare cosa c’è di meraviglioso in un territorio che fa a meno dell’uomo, lo accetta come pari, lo accoglie secondo le regole della foresta, un luogo che già solo nell'azione molesta delle zanzare ci restituisce alla dimensione atavica di anello della catena alimentare. Di posti come questo in Italia ne son rimasti ben pochi ed in pianura padana ancor meno, perciò quei soldi, quei quattrini che sperpero in stampe che in pochi vengono a vedere, il tempo che trascorro a montare e smontare quadri, i giorni di ferie impalati a cercare le cornici giuste, a ben guardare sono una scommessa e un investimento sul mio prossimo, sono un atto di fiducia di un inguaribile ottimista che spera ci sia in giro ancora qualcuno che sa ascoltare.
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Fiume Sesia - Agosto. |
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Lama Grande - Marzo. |
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Lama Grande - Maggio. |
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Lama Grande - Giugno. |
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Lama Grande - Luglio. |
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Lama Grande - Aprile. |
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Lama Grande - Luglio |
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Barena del Sesia - Aprile. |
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Gerbido della Tenuta Devesio - Dicembre. |
Per la cronaca, le mie foto del Parco delle Lame del Sesia resteranno in esposizione dal 9 settembre al 5 Novembre presso il Museo Civico di Storia Naturale Faraggiana di Novara (vedi collegamento in barra laterale). Ringrazio, per l'opportunità offertami, l'agguerrita Società Fotografica Novarese e le istituzioni che hanno messo a disposizione gli spazi.
Se qualcuno è interessato ad una copia del volumetto "Eden Minor" non esiti a contattarmi direttamente.
Non sono soldi e tempo buttati nel gabinetto. Per niente.
RispondiEliminaContinua così!!!
Bellissimo lavoro per un bellissimo fine!
Hai tutta la mia stima e ammirazione.
Grazie Valerio per tutto ciò che fai.
RispondiEliminaE' un impegno morale il tuo, un impegno a salvaguardia di un'ecosistema piccolo ma prezioso.
Ho sempre pensato che è la somma di tanti piccoli gesti quotidiani a migliorare la nostra esistenza.
Non mollare!!!
Fabio
Queste cose si fanno perché... perché sì devono fare.
RispondiEliminaAnche se solo una persona vedrà qualcosa oltre la foto... lo scopo sarà raggiunto; questo sicuramente con le tue foto potrai ottenerlo anche se, probabilmente, nessuno te lo dirà mai!
Raffaele, Fabio e Guglielmo lo so bene che persone come voi capiscono, capiscono eccome.
RispondiEliminaIl guaio è che siamo un po' pochini e la cosa mi allarma un po'.
Sono stracerto che ci sono giovani ricettivi a queste argomentazioni, e politici a cui converrebbe esserlo, ma vedo che nel gran bordello della comunicazione a multilivello, a cui oggi siamo sottoposti, ci perdiamo, rischiando di buttar via il "bimbo con l'acqua sporca". E' solo una sensazione la mia, ma dei segnali in questa direzione li ho colti.
Fatto sta che ad insistere con stampe appese ai muri (muri ... quando va bene) mi sento un dinosauro.
Vediamo che succede, di certo insisto perchè ho la testa di legno (di "rula" o "ruvla" per la precisione che nel mio dialetto vuol dire rovere).
Vi ringrazio di cuore per il sostegno e la vostra testimonianza
Un saluto e un augurio sincero di belle avventure (fotografiche).
M5S locale. Al di là dell'appartenenza politica se volete salvare il piccolo parco credo convenga stimolare il loro interesse. Complimenti per le foto.
RispondiEliminaTi giuro Mirko che vorrei, veramente, avere le tue stesse certezze. La mia esperienza personale mi dice che è bene interessare tutti, ma tutti tutti qualsiasi sia il colore della bandiera di affezione.
EliminaSarei un po' stanco delle spartizioni, la terra su cui stiamo vale per tutti, se si scalda troppo farà caldo tanto per i grillini come per i marxistileninisti e per mimissini (sono vecchio ed affezionato a altrettanto vecchie etichette)
Valerio se vogliamo parlare dello scempio che stanno realizzando sotto al ponte del Calore tra Mirabella Eclano e Venticano arriviamo fino a domani. 20 milioni € buttati per una tinozza (incompiuta) che non è stata neppure messa in sicurezza rispetto al Calore che è un ruscello in quanto le sue acqua viene usata per l'acquedotto pugliese e per un impianto siderurgico ma che alle prime piogge va immediatamente in piena... sì dovrebbero essere tutti sensibili a questi temi, ma vedo oramai sensibilità solo al tintinnìo del denaro. Ma rischiamo di accendere un rogo su internet. Avessi qualche drittina per Bialowieza??? : D
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