Bivacco Combi e Lanza, notturno. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S1 7-35/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
Vuoi a contare le stelle? Passa una notte in un Bivacco.
Nel Parco Veglia Devero non ci sono moltissimi bivacchi d'alta quota. A Devero, il più famoso e fotografato, è il Combi e Lanza. Posizionato su una balconata a 2403 m domina tutto il vallone del Buscagna ed è un punto tappa importante per gli scalatori che vogliono affrontare le ripide pareti del versante sud del Cervandone. In verità sono molti di più, e tra questi ci siamo anche noi, gli escursionisti che salgono fino al bivacco per ... il bivacco. Sì perché dormire in un rifugio d'alta quota è sempre un'esperienza gustosa. Specialmente se si ha la fortuna di incontrare il bel tempo. Qui presento gli scatti eseguiti nell'estate del 2008, occasione nella quale ho sperimentato per la prima volta le possibilità della fotografia digitale notturna.
Nel Parco Veglia Devero non ci sono moltissimi bivacchi d'alta quota. A Devero, il più famoso e fotografato, è il Combi e Lanza. Posizionato su una balconata a 2403 m domina tutto il vallone del Buscagna ed è un punto tappa importante per gli scalatori che vogliono affrontare le ripide pareti del versante sud del Cervandone. In verità sono molti di più, e tra questi ci siamo anche noi, gli escursionisti che salgono fino al bivacco per ... il bivacco. Sì perché dormire in un rifugio d'alta quota è sempre un'esperienza gustosa. Specialmente se si ha la fortuna di incontrare il bel tempo. Qui presento gli scatti eseguiti nell'estate del 2008, occasione nella quale ho sperimentato per la prima volta le possibilità della fotografia digitale notturna.
Alpe Buscagna, Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED + circular pola, mano libera. |
Gli ultimi metri ripido sentiero verso il bivacco Combi e Lanza, sullo sfondo il vallone dell'alpe Buscagna con il lago Nero. Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold. |
Un paio di osservazioni sul bivacco Combi e Lanza
La struttura si trova la termine di un sentiero non impossibile, ma nemmeno banalissimo. Specialmente gli ultimi metri hanno qualche passaggio ostico, ma nulla che una persona arrivata fino a lì non possa, con un po' di attenzione, superare. Il bivacco ha una ventina (ottimistica) di posti branda. Diciamo che in 12 si sta comodi. Fondamentale portarsi l'acqua. In estate avanzata i nevai sono ormai esauriti e non c'è modo di procurarsi acqua se non caricarla nello zaino al sottostante alpe Buscagna. Ricordarsi sempre che in un bivacco siamo ospiti e ciò che è condiviso non è di NESSUNO, ma di TUTTI (concetto molto ostico alle popolazioni italiche). Noi abbiamo trascorso una splendida notte in compagnia di altre due coppie di ragazzi conosciute lì, in loco. Con l'arrivo della notte, le stelle, la luce della luna dietro la montagna e le possibilità della D3 ho giocato, divertendomi molto. E dove di luce proprio non ce n'era, con la torcia frontale ho "pennellato" fasci gialli qui e là per riempire inquadrature nere come la pece.
La struttura si trova la termine di un sentiero non impossibile, ma nemmeno banalissimo. Specialmente gli ultimi metri hanno qualche passaggio ostico, ma nulla che una persona arrivata fino a lì non possa, con un po' di attenzione, superare. Il bivacco ha una ventina (ottimistica) di posti branda. Diciamo che in 12 si sta comodi. Fondamentale portarsi l'acqua. In estate avanzata i nevai sono ormai esauriti e non c'è modo di procurarsi acqua se non caricarla nello zaino al sottostante alpe Buscagna. Ricordarsi sempre che in un bivacco siamo ospiti e ciò che è condiviso non è di NESSUNO, ma di TUTTI (concetto molto ostico alle popolazioni italiche). Noi abbiamo trascorso una splendida notte in compagnia di altre due coppie di ragazzi conosciute lì, in loco. Con l'arrivo della notte, le stelle, la luce della luna dietro la montagna e le possibilità della D3 ho giocato, divertendomi molto. E dove di luce proprio non ce n'era, con la torcia frontale ho "pennellato" fasci gialli qui e là per riempire inquadrature nere come la pece.
Il bivacco Combi e Lanza. Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED |
Dietro al Bivacco Combi e Lanza si innalzano le pareti del cervandone. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D300, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED |
Notte al Bivacco Combi e Lanza. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
Bivacco Combi e Lanza, veduta verso il Pizzo Diei - Cistella. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Ais 16/2.8 fisheye, Manfrotto 190 Benro KS0. |
Sul retro del bivacco Combi e Lanza, le guglie di Cornera. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
La luce della luna dietro alle guglie di Cornera Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-I 300/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
Bivacco Combi e Lanza, veduta verso Devero. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. AIs 16/2.8 fisheye, Manfrotto 190 Benro KS0. EXP |
Il mattino a seguire è stato fresco fresco, ed in breve tempo uno spesso strato di nubi ha avvolto tutto, lasciandoci solo pochi attimi per osservare la luce del sole nascente e per osservare uno stambecco arrampicarsi sulle morene proprio dietro il bivacco.
Colazione nel bivacco Combi e Lanza. Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, hands hold. |
Il sole illumina Diei e Cistella direzione passo Valtendra. Bivacco Combi e Lanza. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
Le nuvole del mattino salgono rapide con il sole. Bivacco Combi e Lanza. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D3, ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, Manfrotto 190 Benro KS0. |
On the way home. Alpe Buscagna, Devero (VB) - Agosto. Nikon D700, ob Nikon AF-S 17-35/2.8 ED, circular pola |
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Una piccola digressione fotografica.
Nel 2008 ho abbandonato la pellicola per iniziare a fotografare con la tecnologia digitale. Tra le belle lusinghe che il digitale mi promise ci fu anche quella della riduzione del materiale da utilizzare. Niente pellicola, macchine con ISO variabile = riduzione del numero di fotocamere e quindi di carico da riporre nello zaino. Per l'escursione al Combi e Lanza mi portai appresso la batteria della foto seguente.
Nel 2008 ho abbandonato la pellicola per iniziare a fotografare con la tecnologia digitale. Tra le belle lusinghe che il digitale mi promise ci fu anche quella della riduzione del materiale da utilizzare. Niente pellicola, macchine con ISO variabile = riduzione del numero di fotocamere e quindi di carico da riporre nello zaino. Per l'escursione al Combi e Lanza mi portai appresso la batteria della foto seguente.
Macchie e obiettivi per il Combi e Lanza. |
E' evidente che le vecchie abitudini son dure a morire, anzi peggio perché le fotocamere digitali sono più grosse e pesanti delle corrispondenti analogiche. Comunque di foto te ne fanno fare di più e più belle: non è mica poco! Quindi finché le mie zampe reggono quei 10 Kg di zavorra difficilmente usciranno dal mio zaino.
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaWooooow foto super stupende. Complimenti.
RispondiEliminaFelice che ti piacciano, ma spero, in realtà più di ogni altra cosa, ti mettano la voglia (se puoi e se non ci sei già stata) di visitare di persona quel Bivacco, quell'alpe e quelle valli.
RispondiEliminaGrazie del passaggio
un saluto.
Chi ha costruito il bivacco Combi e Lanza ?
RispondiEliminaCAI Omegna, che ringrazio.
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