ATTENZIONE questo articolo contiene immagini di venti anni fa raffiguranti persone che non conosco. Se qualcuno si ritenesse offeso o riconoscendosi non gradisse questa pubblicazione, me lo segnali ed immediatamente eliminerò l'immagine incriminata. Voglio però ricordare che sì, la difesa della privacy è sacrosanta, ma le attività svolte in luogo pubblico dovrebbero essere pubbliche.
Oscar Luigi Scalfaro Presidente, il ricordo di una gran bella giornata.
Questo mese sono 20 anni dalla visita dell'allora neo eletto Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, alla sua città: Novara. Quando ho saputo della scomparsa del senatore Scalfaro, la mia memoria è volata naturalmente a quel giorno. E sono corso al mio archivio. Eccole lì, tre bei plasticoni di immagini ordinate e catalogate con puntigliosa precisione, ciascuna dotata di didascalia e di indirizzo e telefono del fotografo, perché non si sa mai... Ma andiamo con ordine. Era il 1992 e da pochi mesi collaboravo con il Corriere di Novara, storico giornale bisettimanale (allora) della città. In verità facevo ben poco: calcio giovanile e qualche microbico servizio di cronaca che il mio amico Paolo, lui sì professionista, mi passava (intendiamoci: premiazioni in casa di riposo e concerti degli studenti del conservatorio. Roba da Pulitzer insomma). Facevo da tappabuchi dell'ultimora. La visita a Novara del Senatore - Presidente era attesa, ma quell'anno fu disgraziato. Lo scandalo Tangentopoli stava completamente definendosi. A Maggio ci fu poi la terribile strage di Capaci. La visita di Scalfaro neoeletto alla sua città rimaneva in forse, fino all'ultimo, ma infine si organizzò. E Novara cominciò a "sclerare". Seppi della data e chiesi timidamente al giornale se potevo imbucarmi anch'io tra i fotografi. Non se ne parlava nemmeno. Gli accrediti li rilasciava la Prefettura ed erano in numero molto ridotto, quasi un privilegio. In parole povere: per me non ce n'era. Ok. Non ci pensai più.
Venne quella mattina di Giugno. Non ero all'università perché le lezioni erano finite (allora vigeva l'ordinamento annuale in quel del PoliMi). Sapevo che il centro cittadino era in subbuglio e ... maledizione, mancavo solo io! Filai fuori di casa sulla mia bicicletta Bianchi. La borsa Tenba di traverso sulla spalla sinistra, con il monopiede inforcato dentro, e il Tamron 400/4 con la sua cinghietta sull'altra spalla. Pensavo fosse più semplice governare la bici in tenuta da fotosport, invece trovai qualche difficoltà specialmente agli incroci. Poco male dovevo fare non più di 1500 metri! Il centro cittadino era in subbuglio.
Questo mese sono 20 anni dalla visita dell'allora neo eletto Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, alla sua città: Novara. Quando ho saputo della scomparsa del senatore Scalfaro, la mia memoria è volata naturalmente a quel giorno. E sono corso al mio archivio. Eccole lì, tre bei plasticoni di immagini ordinate e catalogate con puntigliosa precisione, ciascuna dotata di didascalia e di indirizzo e telefono del fotografo, perché non si sa mai... Ma andiamo con ordine. Era il 1992 e da pochi mesi collaboravo con il Corriere di Novara, storico giornale bisettimanale (allora) della città. In verità facevo ben poco: calcio giovanile e qualche microbico servizio di cronaca che il mio amico Paolo, lui sì professionista, mi passava (intendiamoci: premiazioni in casa di riposo e concerti degli studenti del conservatorio. Roba da Pulitzer insomma). Facevo da tappabuchi dell'ultimora. La visita a Novara del Senatore - Presidente era attesa, ma quell'anno fu disgraziato. Lo scandalo Tangentopoli stava completamente definendosi. A Maggio ci fu poi la terribile strage di Capaci. La visita di Scalfaro neoeletto alla sua città rimaneva in forse, fino all'ultimo, ma infine si organizzò. E Novara cominciò a "sclerare". Seppi della data e chiesi timidamente al giornale se potevo imbucarmi anch'io tra i fotografi. Non se ne parlava nemmeno. Gli accrediti li rilasciava la Prefettura ed erano in numero molto ridotto, quasi un privilegio. In parole povere: per me non ce n'era. Ok. Non ci pensai più.
Venne quella mattina di Giugno. Non ero all'università perché le lezioni erano finite (allora vigeva l'ordinamento annuale in quel del PoliMi). Sapevo che il centro cittadino era in subbuglio e ... maledizione, mancavo solo io! Filai fuori di casa sulla mia bicicletta Bianchi. La borsa Tenba di traverso sulla spalla sinistra, con il monopiede inforcato dentro, e il Tamron 400/4 con la sua cinghietta sull'altra spalla. Pensavo fosse più semplice governare la bici in tenuta da fotosport, invece trovai qualche difficoltà specialmente agli incroci. Poco male dovevo fare non più di 1500 metri! Il centro cittadino era in subbuglio.
Una agente per colonna...la prudenza non era mai troppa, Novara - Giugno Minolta X700, ob. Tamron 400/4 LD-IF film Turachrome 100 |
Sta arrivando? Novara - Giugno Minolta X700, ob. Tamron 180/2.5 LD-IF film Turachrome 100 |
Chiusi la bici sotto il colonnato dei portici di piazza Martiri e mi preparai con l'equipaggiamento d'assalto: Minolta X700 motorizzata armata di Tamron 180/2.5 LD-IF sulla spalla sinistra assieme all'inseparabile borsa Tenba e seconda Minolta X700 motorizzata su Tele Tamron 400/4 LD-IF con monopiede, da caricarsi sulla spalla destra a mo' di vanga dell'orto. Se l'abito non fa il monaco è però anche vero che lo rende abbastanza credibile. Quindi pur non avendo alcun accredito in pochi minuti fui nel "recinto" dei fotografi e della TV. Gli altri ragazzi erano già tutti lì. Mauro, Paolo, Maurizio, Mario e anche l'Armando. Poi c'erano i forestieri, Ricordo distintamente due curiosi personaggi che parlavano spagnolo e che armeggiavano goffamente con il paraluce di un imponente Canon 400/2.8 FD-L. Ricordo di come non riuscissero a trovare modo di montarlo sull'obiettivo. Curioso, veramente curioso. C'era poi un fotografo molto alto con i capelli bianchi e dal forte accento romano. Armato con il meglio del meglio di allora: Canon Eos 1 e obiettivi Canon EF USM tra cui svettava il 300/2.8 prima serie. Solo molti anni dopo lo riconobbi come testimonial Canon sulle pagine della rivista TF. Era Farinacci dell'ANSA. Stavamo tutti assembrati dietro le transenne in prossimità dell'ingresso del palazzo del Broletto, aprii il monopiede spianando il 400mm in direzione di via Rosselli. Mario non si fece pregare e con la suo solito humor, un po' anglosassone un po' caserma carristi, mi fece notare che a teleobiettivo grosso corrisponde in genere qualcos'altro di piccolo. E va bé anche questa era da mettere in conto.
Piantoni lungo i portici di via Rosselli | Tutti in piazza |
Paolo era invece più preoccupato. Cosa ci facevo lì? No problem Paolo, le mie macchine erano caricate a diapositive! E nessuno scattava dia, perché le esigenze dei giornali locali erano "presto e subito" quindi Negativo BN o Colore (e quest'ultimo era già più complicato). Quindi non ero lì per fare concorrenza a nessuno. Paolo spero non fraintenda questo aneddoto, ma era del tutto corretta la sua preoccupazione. Lui mi aveva presentato al giornale, ma da parte mia non c'era alcuna intenzione di metterlo in difficoltà. Del resto la storia degli anni successivi lo ha ampiamente dimostrato.
Di colpo il cazzeggio si interruppe. Dalla fondo della via Rosselli comparve la croma Presidenziale. Saluto dei Bersaglieri in parata, bandiera, fanfara e il Presidente che incede lento verso la nostra posizione. In quella una voce "romana" mi apostrofò: - 'A regazzì se t'abbassi n'attimo anvedi cheffoto cheffai! -. Era il Farinacci. Feci di più, dopo pochi scatti, che son qui pubblicati, lasciai libero il posto alla transenna: c'è sempre un motivo al fatto che oggi per vivere scrivo software e non faccio foto!!
Di colpo il cazzeggio si interruppe. Dalla fondo della via Rosselli comparve la croma Presidenziale. Saluto dei Bersaglieri in parata, bandiera, fanfara e il Presidente che incede lento verso la nostra posizione. In quella una voce "romana" mi apostrofò: - 'A regazzì se t'abbassi n'attimo anvedi cheffoto cheffai! -. Era il Farinacci. Feci di più, dopo pochi scatti, che son qui pubblicati, lasciai libero il posto alla transenna: c'è sempre un motivo al fatto che oggi per vivere scrivo software e non faccio foto!!
Bersaglieri schierati. | Bersaglieri saluto. |
Bandiera dei Bersaglieri. Novara - Giugno. Minolta X700, ob. Tamron 400/4LD-IF film Turachrome 100 |
Il Presidente a Novara | Il saluto alla fanfara |
Il Presidente. Novara - Giugno. Minolta X700, ob. Tamron 400/4LD-IF film Turachrome 100 |
I saluti. Novara - Giugno. Minolta X700, ob. Tamron 400/4LD-IF film Turachrome 100 |
Quindi tutti dentro al Broletto per il discorso. E qui fu un problema. Oltre ai Corazzieri, ma che si sa son lì più per ornamento, a controllare la sicurezza del Presidente c'è sempre uno stuolo di agenti Digos in borghese. Due di questi verificavano il ristrettissimo gruppo di personalità e giornalisti regolarmente registrati a cui era concesso d'accedere al cortile blindato. Come già accennato, a me era già andata di lusso per essere arrivato lì dov'ero. Ma nel flusso, nella massa di persone, strette nel portone d'ingresso, ben poco avevo da scegliere! Quindi mi piegai a forza maggiore ed entrai con gli altri, nel cortile. Qui però nel porticato la folla si diradò e mi ritrovai da solo davanti agli agenti. Alcuni conoscenti dicono che ho un po' la faccia di come il C, ma chi mi conosce bene sa che non è vero. In quell'occasione però dovetti inventare qualcosa lì per lì ed entrai nella parte: "... ma cribbio, è da stamattina che corro come un cretino con tutta sta roba addosso! ma che si decidessero dove dobbiamo metterci mica siamo qua a divertirci!". Il tutto recitato a mezza voce, ma abbastanza forte da farmi sentire. Si vede che fui piuttosto credibile perché gli agenti mi ignorarono completamente, anzi ebbi pure modo di soffermarmi a fare uno scatto a 2 metri ad un Corazziere! Perdonerete se è un pelino mossa.
Corazziere. Portico interno del Broletto Novara - Giugno Minolta X700, ob. Minolta MD 20/2.8 film Turachrome 100. |
Cortile del Broletto, Novara - Giugno | Cortile del Broletto, Novara - Giugno |
Parterre ecclesiastico | Applausi, su un po' di vita! |
Corazzieri sotto il palco. Cortile del Broletto Novara - Giugno. Minolta X700, ob. Tamron 400/4LD-IF film Turachrome 100 |
Mauro con il Tamron 400/4 LD-IF | Radio Azzurra in presa diretta |
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, Cortile del Broletto, Novara - Giugno Minolta X700, ob. Tamron 400/4 LD-IF film Turachrome 100 |
Il Presidente durante il discorso | Il Presidente durante il discorso |
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, Cortile del Broletto, Novara - Giugno Minolta X700, ob. Tamron 400/4 LD-IF film Turachrome 100 |
Il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, Cortile del Broletto, Novara - Giugno Minolta X700, ob. Tamron 400/4 LD-IF film Turachrome 100 |
Non ricordo nulla del discorso, del resto ero troppo impegnato a combattere con il 1/250- 1/125 f/4. La battaglia contro la luce scarsa era una lotta di finezze e di astuzie. Le tendine in stoffa e lo specchio della Minolta non erano molto "delicati". Ai tempi di stabilizzazione ottica si parlava solo negli episodi di Star Trek. Ricordo invece che il Presidente era sereno, si sentiva a casa e traspariva autentica partecipazione. Dopo il discorso ci venne detto che il Presidente avrebbe concluso la visita presso il palazzo della Prefettura. Dal Broletto alla Prefettura ci saranno 250 metri di strada, in pieno centro storico. Ricordo che il Presidente Scalfaro percorse quel breve tratto nel marasma della gente che assiepava i porticati e i lati strada, che è ben stretta specialmente davanti all'EX cinematografo Eldorado.
La folla sotto la Prefettura. Novara - Giugno Minolta X700, ob. Minolta MD 20/2.8 film Turachrome 100 |
Seguii la folla stando accanto al presidente e alla sua scorta, ma gli scatti che feci con il 20mm non vennero particolarmente bene. Sovraesposti. Mi affidai all'automatismo della fotocamera, ma i vestiti scuri ingannano. E pensare che scatto sempre in manuale!! Si salvò solo la foto che segue, la meno peggio.
Bagno di folla davanti al palazzo del Prefetto. Novara - Giugno Minolta X700, ob. Minolta MD 20/2.8 film Turachrome 100 |
Il saluto del Presidente dal balcone della Prefettura. Novara - Giugno Minolta X700, ob. Minolta MD 28/2.8 film Turachrome 100 |
La mattinata si concluse con il saluto del Presidente dal balcone del Palazzo della Prefettura. Sono trascorsi venti anni da questo scatto, ma nel guardarlo mi pare ieri. Molte persone care non ci sono più, e anche lui, da poco, ha lasciato questo mondo. Non nascondo di essere sempre stato, per tradizione di famiglia prima e dopo per scelta personale, piuttosto distante dalla parte politica di provenienza del Senatore Scalfaro. Ciò non toglie che LUI è stato il nostro Presidente in un periodo veramente difficile e controverso. Rivedere nel dettaglio queste immagini (mai pubblicate prima) mi riporta la memoria alle sensazioni di allora, di una mattina serena in un paese civile, nel quale il suo più alto rappresentante è stato accolto dall'abbraccio sincero della sua città. E lo ha ricambiato con lo stesso entusiasmo. Beh, io c'ero Presidente, e ti ricordo con affetto.
Nessun commento:
Posta un commento
Sorry for the missing but I starting to manage all unsigned message as Spam. I hope that all folks can understand.