Tutte le cime di Devero, Cervandone, Rossa e Punta Fizzi. Alpe
Devero (VB) - Agosto. Nikon D3 ob. Nikon Ais 55/2.8. Photomerge di 5 scatti. |
Rocce, roccette, macigni e Batoliti. Ora, che le alpi occidentali siano famose tra gli alpinisti è un fatto. Ma, escludendo il massiccio del Bianco e il gruppo del Rosa, non sono montagne paesaggisticamente note al grande pubblico. Non sono le Dolomiti, diamine! Io però a queste cime sono affezionato. E non me ne vogliano i trentini, ma le valli chiuse e impervie, i boschi di larici e le pietraie di granito, gli affioramenti di quarzo, i nevai (ormai pochi) e i ghiacciai (ridotti) delle alpi occidentali beh, di là a est... non ci sono! Metto qui una collezione di macigni e sassi incontrati nei nostri, miei e di mia moglie, pellegrinaggi estivi nelle valli di Devero. Un invito alla visita.
Il gruppo Cistella e Diei all'alba visto dal bivacco Combi e Lanza.Alpe
Devero (VB) - Agosto Nikon D3 ob. Nikon ED 300/2.8 AF-I. Photomerge di 3 scatti. |
Punta Gerla vista dalla morena della Rossa. Alpe Devero (VB) - Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF-D 180/2.8 ED |
Cime rocciose all'alba, bivacco Combi e Lanza.Alpe Devero (VB) -
Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 |
La vetta del Cervandone in una tempesta estiva. Alpe Devero (VB) -
Agosto. Nikon D3 ob. Nikon ED 300/2.8 AF-I. |
Cime rocciose della Val Deserta. Alpe Devero (VB) - Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF-S G 70-200/2.8 VR II |
Alpe della Valle, ore serali. Alpe Devero (VB) - Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF 70-180/4.5-5.6 @ 135. |
Alpe della Valle, ore serali. Alpe Devero (VB) - Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF 70-180/4.5-5.6. Nikon D3, ob. Nikon AFs 17-35/2.8 ED. |
Il pizzo della Rossa visto dagli omonimi piani. Alpe Devero (VB) -
Agosto Nikon D300 ob. Nikon AF-S G 60/2.8 Micro. Photomerge di 5 scatti |
Nevai della Rossa. Alpe Devero(VB) - Luglio. Nikon D3 ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED |
Piani della Rossa. Alpe Devero(VB) - Luglio. Nikon D3 ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED. |
Piani della Rossa. Alpe Devero(VB) - Agosto. Nikon D3 ob. Nikon AF 20/2.8. |
Laghi e laghetti. Di qui in Ossola i bacini di "dimensione" sono
per lo più invasi artificiali, costruiti in tempi ormai lontani per
imbrigliare l'energia dell'acqua. Dighe e sbarramenti hanno cambiato l'aspetto
di molti avvallamenti naturali. Il Lago Devero è uno di questi. Chissà com'era
prima dell'invaso. Ho visto qualche foto d'epoca, che rende l'idea di quanto
fosse diverso da quel che sono abituato ad incontrare dopo la salita di
Crampiolo. E un po' mi spiace, perché da fotografo il bacino originale mi
avrebbe dato scorci stile Maligne Lake delle Rocky Mountains canadesi.
O forse, il bacino naturale del lago Devero, era qualcosa di simile al lago Azzurro, specchio d'acqua frequentatissimo dai turisti che, saliti a Crampiolo, volente o nolente finiscono per raggiungerne le sponde. Il colore e la limpidezza di questo specchio d'acqua, effettivamente, sono spettacolari. Pur d'estate nonostante le temperature elevate, e 14° sono tropicali per un laghetto di montagna, le sue acque rimangono estremamente cristalline.
Ma Devero nasconde ancora altri bacini naturali. E' doveroso salire all'alpe Forno e godersi l'Arbola dominare il piano, mentre si specchia nei molti laghi di cui è disseminato l'alpe. Oppure arrampicarsi su verso la Corona Troggi oltrepassare i laghetti del Sangiatto e sbirciare oltre la cresta, laggiù l'invaso di Agaro. O saltare da una pietra all'altra sui piani della Rossa. Tra una lastra e un macigno ecco che compare l'acqua, raccolta in un guscio roccioso rosso, come un enorme cucchiaio da minestra.
O forse, il bacino naturale del lago Devero, era qualcosa di simile al lago Azzurro, specchio d'acqua frequentatissimo dai turisti che, saliti a Crampiolo, volente o nolente finiscono per raggiungerne le sponde. Il colore e la limpidezza di questo specchio d'acqua, effettivamente, sono spettacolari. Pur d'estate nonostante le temperature elevate, e 14° sono tropicali per un laghetto di montagna, le sue acque rimangono estremamente cristalline.
Ma Devero nasconde ancora altri bacini naturali. E' doveroso salire all'alpe Forno e godersi l'Arbola dominare il piano, mentre si specchia nei molti laghi di cui è disseminato l'alpe. Oppure arrampicarsi su verso la Corona Troggi oltrepassare i laghetti del Sangiatto e sbirciare oltre la cresta, laggiù l'invaso di Agaro. O saltare da una pietra all'altra sui piani della Rossa. Tra una lastra e un macigno ecco che compare l'acqua, raccolta in un guscio roccioso rosso, come un enorme cucchiaio da minestra.
Piani della Rossa. Alpe Devero(VB) - Agosto. Nikon D300 ob. Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 |
Lago Azzurro, Crampiolo. Alpe Devero (VB) -
Settembre. Nikon D3 ob. Nikon Ais 55/2.8 Micro. |
Lago Azzurro, Crampiolo. Alpe Devero (VB) -
Settembre. Nikon D3 ob. Nikon Ais 55/2.8 Micro. |
Lago Azzurro, Crampiolo. Alpe Devero (VB) -
Settembre. Nikon D3 ob. Nikon Ais 55/2.8 Micro. |
Lago Azzurro, Crampiolo. Alpe Devero
(VB) - Agosto. Nikon D300 ob. Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 in Sea&Sea MDX-D300 + Dome 240 + ER40 |
Lago Azzurro, Crampiolo. Alpe Devero
(VB) - Agosto. Nikon D300 ob. Sigma HSM 8-16/4.5-5.6 in Sea&Sea MDX-D300 + Dome 240 + ER40 |
Il massiccio dell'Arbola dall'Alpe Forno. Alpe Devero(VB) -
Agosto. Nikon D700 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8. |
Lago Devero visto dall'Alpe Satta. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D700 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 + GN1 |
Lago Devero e Punta Fizzi. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D700 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8, polarizzatore. |
Lago Devero. Alpe Devero (VB) - Agosto. Nikon D300 ob. Nikon AF-S G 70-200/2.8 VR II, polarizzatore. |
Lago superiore del Sangiatto. Alpe Devero(VB) - Agosto. Nikon D700 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8 + NG1. |
Lago di Agaro visto dalla Corona Troggi. Alpe
Devero - Agosto. Nikon D300, ob. Nikon AF 180/2.8 ED |
Pediluvio ristoratore. Lago Nero. Alpe Devero(VB) - Agosto. Nikon D3 ob. Nikon AF-S 17-35/2.8. |